Al via l’esercitazione di soccorso nella grotta dello Scalandrone

Organizzata dal Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico della Campania nel Comune di Giffoni Valle Piana, prenderanno parte i tecnici volontari della Campania, della Puglia, del Lazio ed i membri della Commissione Medica (CoMed) Nazionale

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Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, XIV Delegazione, effettuerà una esercitazione di soccorso in grotta.

La manovra inizierà oggi venerdi 16 ottobre e si protrarrà fino a domenica, nella grotta dello Scalandrone, presso l’omonima località del Comune di Giffoni Valle Piana (SA).

Alla sessione esercitativa prenderanno parte i tecnici volontari della Campania, della Puglia, del Lazio ed i membri della Commissione Medica (CoMed) Nazionale. La presenza di quest’ultima è ciò che conferisce speciale rilievo a questa esercitazione, infatti la CoMed è una delle strutture (Commissioni Operative), che in ambito di Soccorso Speleologico hanno il compito, a livello Nazionale, di favorire l’aggiornamento tecnico specialistico, la divulgazione delle conoscenze tecniche e scientifiche e la sperimentazione di materiali e tecniche speciali di intervento.

Sebbene i tecnici volontari non medici (laici) del CNSAS abbiano una specifica formazione sanitaria per gestire tutte le situazioni di propria competenza, dal primo intervento all’immobilizzazione del ferito, è compito specifico dei sanitari della CoMed, tutti medici o infermieri speleologi, medicalizzare ed assistere l’infortunato in tutte le fasi del recupero.

 

Al fine di coordinare e supportare l’attività delle squadre di intervento verranno allestiti, presso il Rifugio Caserma Forestale poco distante, e nelle sue vicinanze, una sala D.O.S. (Direzione Operazioni Soccorso), che coordinerà le operazioni, un magazzino per i materiali, una tenda medicalizzata, un dormitorio ed una cucina. Le comunicazioni dalla sala operativa all’imbocco della grotta saranno garantite via radio, mentre all’interno della grotta e tra l’interno e l’esterno avverranno via cavo telefonico.

L’evento rientra nell’ambito del ciclo di esercitazioni di soccorso in ambienti impervi, durante i quali il CNSAS è incaricato di intervenire in caso di incidente, essendo il soggetto istituzionale preposto alle attività di ricerca e soccorso sanitario in ambiente ostile.

 

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