Alla gogna l’eli-bike in montagna

Da alcuni anni iniziative lungo l’arco alpino (e non solo) che prevedono il trasporto di mtb in quota con l’ausilio degli elicotteri. Alessandro Gogna imbraccia una nuova battaglia…

elibike

foto: Giuseppe Braga

 

E’ già da qualche anno che si parla di elibike, e non si capisce il perché i mountainbiker non possano usufruire di comodi e panoramici elicotteri per salire in montagna senza sudare e poi darsi alla pazza gioia nelle discese. Possono portarsi le proprie bici oppure possono anche noleggiarle. Tale pratica esiste per gli scialpinisti, i trekker, i turisti, ecc. Ed è ovvio, quindi, che piano piano prendesse piede anche l’eli-bike. O no?

Spulciando sul web ci si rende conto che iniziative in tal senso esistono un po’ qua e là sull’arco alpino e sull’Appennino con società specializzate in tale “sport”. A Courmayeur, ad esempio, con 175 euro si ha volo in elicottero, guida MTB, assicurazione, bici (se non disponibile), aperitivo di benvenuto + grigliata e bevande e gadget aziende partner.

 

Della questione proprio oggi se ne è occupato Alessandro Gogna sul suo blog con un articolo (L’ultima elifollia: l’eli-bike)  nel quale prende spunto dall’iniziativa della Sagra della Mela a Villa di Tirano dove hanno organizzato (per la nona volta) la Mela-pedalo con partenza dal Col d’Anzana 2224 m. Anche qui con 60 euro si aveva diritto al trasporto di un passeggero e della sua mountain-bike in quota.

“Francamente non ho parole – scrive Gogna – perché ancora una volta la realtà ha superato la fantasia. Non bastavano l’eliski e l’eliturismo. Ecco creata la nuova specialità: Eli-bike! La mia fantasia galoppa a prevedere futuri accadimenti, del tipo eli-mushrooming (raccolta funghi), eli-fishing (pesca), eli-hunting (caccia)”.

 

Gogna riporta i botta e risposta di Giuseppe Miotti (Guida Alpina e Maestro d’Alpinismo) e la replica di Fulvio Santarossa (vice presidente della Pro Loco Villa di Tirano) in merito all’iniziativa della Sagra della Mela.

Poi dice: “Se qualunque territorio – conclude Gogna nelle sue considerazioni – dovesse essere lasciato alla libera fruizione dei turisti secondo le proprie attitudini, allora mi domando perché mai non ci siano il posteggio e il campeggio selvaggi, perché mai si facciano i Parchi e magari anche perché esista la raccolta dei funghi regolamentata o il divieto di costruire dove si vuole ciò che si vuole. E solo per citare le prime regole che vengono in mente”.

 

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