Analisi nei rifugi, abuso di farmaci sul Monte Bianco

Uno su tre assume farmaci. Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Plos One. Hanno analizzato l’urina di 430 alpinisti. I campioni sono stati raccolti con un sistema automatico, in modo anonimo e all’insaputa degli scalatori che hanno usato le toilettes di due rifugi lungo le vie normali di ascesa sul versante francese

monte bianco

Allarme abuso farmaci sul Monte Bianco. L’allarme arriva dalla Francia. Una ricerca dice che ogni tre scalatori ce n’è uno che ne assume. Si tratta soprattutto di diuretici (22,7%) e sonniferi (12,9%). I primi (come l’acetazolamide) sono utili a combattere il mal di montagna ma se usati in chiave preventiva “possono essere visti come ‘doping’ in quanto possono migliorare le prestazioni ad alta quota diminuendo” le probabilità di malori. I secondi, anche e soprattutto se assunti in combinazione con altri farmaci, “potrebbero compromettere la sicurezza degli scalatori in un ambiente pericoloso”.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Plos One. Come l’hanno realizzata? Presto detto: hanno analizzato l’urina di 430 alpinisti di sesso maschile. I campioni sono stati raccolti con un sistema automatico, in modo anonimo e all’insaputa degli scalatori che hanno usato le toilettes di due rifugi lungo le vie normali di ascesa sul versante francese, il Gouter (3.835 metri) e il Cosmiques (3.613 metri).

Poco diffuso, secondo la ricerca, risulta l’impiego di glucocorticoidi (3,5%), che sono potenti antinfiammatori, e di stimolanti (3,1%), come la caffeina e la cocaina (trovata in tre soli campioni).

Ovviamente lo studio è facile che venga emulato. Gli studiosi, infatti, suggeriscono di estendere questo metodo di campionamento delle urine ad altri contesti.

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