Appennino Lucano, inaugurato ponte tibetano lungo 300 metri

ponte tibetano ponte alla luna

Avete mai provato l’ebbrezza di camminare per 300 metri sospesi su un baratro di 120 metri?

Questa volta non c’è bisogno di andare sulle famose Dolomiti, bensì in un piccolo borgo di circa 800 abitanti nel Parco Nazionale Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese: Sasso di Castalda in provincia di Potenza.
Il 6 Aprile 2017 è stato inaugurato il “PONTE ALLA LUNA”, un ponte tibetano lungo 300 metri e alto 120 che si aggiudica il primato del ponte più alto d’Italia; forse uno dei più alti anche d’Europa, ma non il più lungo in quanto a vincere questo primato è il ponte tibetano Cesana Claviere in provincia di Torino con una lunghezza di 568 metri.
Il ponte è un omaggio all’ingegner Rocco Petrone, che fece parte dello staff della Nasa responsabile della missione “Apollo 11” che, nel 1969, portò l’uomo sulla Luna e in più svela la futura apertura notturna del ponte. Infatti in autunno partiranno i lavori di illuminazione artistica del sito: luci catarifrangenti illumineranno solo i punti calpestati da chi intraprenderà la camminata notturna, provando l’emozione di sentirsi in volo.
L’itinerario si svolge su due diversi ponti, il primo lungo 95 metri e alto circa 70 metri, si passa poi su un apposito sentiero per giungere in prossimità del vero e proprio attrattore, il tutto svolgendosi nel pieno della sicurezza. Infatti prima di iniziare questa meravigliosa avventura, sarete imbracati e assistiti da personale qualificato che vi spiegherà in breve l’uso dell’attrezzatura.

Subito dopo l’inaugurazione da buon lucano amante di montagna, insieme ad altri amici, decidiamo di provare questa ebbrezza, una camminata mozzafiato che abbraccia le terre lucane, a metà tra cielo e terra. Siamo i primi a percorrere il ponte. Iniziamo con quello più piccolo, le emozioni e le sensazioni sono qualcosa di indescrivibile. Mentre si percorre questo tratto, sulla nostra sinistra è ben visibile il temerario “PONTE ALLA LUNA” che ci attende, mentre sulla destra possiamo ammirare il bellissimo e suggestivo borgo di Sasso di Castalda. Siamo ora al centro del primo ponte, ad un’altezza di circa 70 metri e già l’adrenalina è alta.

Cosa succederà quando si affronterà il secondo ponte? Con quest’incognita proseguiamo giungendo così al termine di questa prima esperienza straordinaria. Ora proseguiamo lungo l’apposito sentiero giungendo in circa 10 minuti all’inizio del “PONTE ALLA LUNA”. Ancora non siamo partiti e l’adrenalina è alle stelle. Dall’esperienza precedente decidiamo di stare più vicini per evitare di far dondolare il ponte. Si parte! Emozioni uniche, sembra di volare e toccare il cielo con un dito; dinnanzi a noi una sequenza di appoggi interminabili. Con passo lento e adagiato proseguiamo la nostra avventura giungendo nella parte più alta. Siamo ora a picco a 120 metri d’altezza. Fermarsi qui a godersi il paesaggio e a dare uno sguardo giù è d’obbligo.

Leggerezza, libertà, serenità, pace, tranquillità, adrenalina sono alcune delle tante emozioni che si possono provare in questo momento. Non ci resta che proseguire… Si giunge così alla fine di questa meravigliosa avventura che davvero ripaga il prezzo del biglietto iniziale (15 euro accesso ai due ponti e attrezzatura). Non posso descrivervi tutto, altrimenti vi toglierei il gusto di andare a provare questa meravigliosa attrattiva. Raggiungete Sasso di Castalda e non ve ne pentirete.

Oltre ai due ponti tibetani sono state realizzate anche due vie ferrate: la ferrata Belvedere e la ferrata Arenazzo, che presenta due veri e propri ponti tibetani il primo della lunghezza di 15 metri e il secondo della lunghezza di 45 metri. Possiamo dire che anche la Basilicata sta iniziando ad avere qualche via ferrata.
Non siete amanti dell’adrenalina, del vuoto, delle ferrate? No problem! A Sasso di Castalda ci sono anche alcuni sentieri da trekking tra cui il meraviglioso sentiero Frassati che passa accanto all’area faunistica del cervo.
Insomma vi ho convinto a venire a Sasso?
Il divertimento è assicurato!

Rocco&Vincenzo Accinni
www.noielamontagna.it

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