“Caro Cai: ben vengano i blog, creano dibattito”

Pubblichiamo l’intervento di un giornalista-socio Cai all’indomani dell’articolo apparso su Lo Scarpone ed il sito Cai, scritto dal “Sodalizio”, in merito a presunte critiche rivolte al Cai da alcuni soci su non specificati siti internet e nel quale si invita a far pervenire le critiche direttamente al Cai

caiMeglio lavare i panni sporchi in casa, (Indica che le faccende private vanno risolte con discrezione, tra le quattro mura domestiche, senza rendere partecipe chi non è della famiglia). La proposta del CAI è incomprensibile, non accettabile, vietare il DIRITTO DI CRITICA. Cari dirigenti del CAI, se non c’è dibattito, non si risolve niente. Volete alzare i muri? Viviamo in democrazia, meno male. Quanti soci hanno inviato una loro idea, anche se critica, che viene cestinata? Anche se venisse pubblicata, resta lettera morta. Ben vengano i blog, le riviste on line dove chiunque può esprimersi e creare un colloquio, sempre costruttivo. Avete suggerito ai soci di rivolgersi ai presidenti di Sezione, ai presidenti dei Gruppi regionali, ai Consiglieri centrali, alla Sede centrale, alla presidenza, alla direzione. Quanta burocrazia, quante persone… Io, sarò sfortunato, non ho mai avuto risposta!  Invece di aspettare un mese per leggere gli articoli della rivista Montagne 360, le riviste on line di montagna, aggiornate continuamente, con articoli scritti da giornalisti del settore, che offrono una informazione attenta, tecnica, puntuale, interessante, sono un successo. Non è meglio, caro CAI, che vi preoccupaste di analizzare perché tante associazioni parallele al CAI, dove il costo della tessera non supera i 15 euro, programmano attività in montagna tutte le settimane, con un’alta partecipazione di persone di varie fasce di età e con la partecipazione di tanti giovani, una popolazione scomparsa dal CAI?

 

Luciano Pellegrini

Giornalista – Socio Cai Sezione Majella Chieti

 

Un Commento

  1. condivido e sottoscrivo quanto scritto da Pellegrini nella sua critica a una “certa” gestione verticistica delle cose. La critica, se fatta in maniera costruttiva, va sempre tenuta in grande considerazione.

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