Cascate di ghiaccio: l’allerta del Soccorso Alpino

I pericoli maggiori, dicon odal Cnsas Trentino, sono il rialzo termico e le scariche. Prudenza gli ‪appoggi basali, la presenza di eventuali ‪‎fessure e importanti ‪‎colate di acqua e non ultimo evitare cascate di ‪‎colorazione biancastra evidentemente modificate dal rialzo termico

soccorso alpino

Cascate di ghiaccio: attenzione al rialzo termico e alle scariche. La pratica di questa attività richiede una notevole capacità di valutazione legata all’evoluzione delle temperature in relazione alle quote e all’esposizione dei versanti oltre a un’attenta capacità di osservazione delle strutture di ghiaccio e di tutto l’ambiente circostante.

Molte cascate di ghiaccio, soprattutto quelle di difficoltà facile e media, si formano nei canali di scorrimento dell’acqua che diventano inevitabilmente zone di grossi accumuli di neve trasportata dal vento e di conseguenza zone potenzialmente ad alto rischio per la caduta di valanghe.

Tali scariche possono essere anche di grosse dimensioni in relazione al rialzo termico che va a interessare i pendii sovrastanti carichi di neve.

Il Soccorso Alpino Servizio Provinciale Trentino ricorda di prestare ATTENZIONE all’ambiente e a tutti gli elementi che possono condizionare la stabilità del ghiaccio, di valutare con particolare prudenza gli ‪appoggi basali, la presenza di eventuali ‪‎fessure e importanti ‪‎colate di acqua e non ultimo evitare cascate di ‪‎colorazione biancastra evidentemente modificate dal rialzo termico.

 

Cnsas Trentino 

 

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