Cleo Weidlich lascia il Nanga Parbat mentre il gruppo si muove sulla Kinshofer

Arrivata la finestra di bel tempo, il gruppo internazionale prova a lanciare l’assalto alla vetta. Oggi tappa al C2. L’altro giorno due dei tre sherpa avevano lasciato il campo base e Cleo si è vista costretta ad abbandonare la spedizione

Cleo Weidlich starebbe per lasciare il Nanga Parbat. L’americana è giunta, all’improvviso, alcune settimane fa quando il gruppo Justice for All abbandonò il versante Rupal. Da allora poche notizie. Sino all’altro giorno, quando dal Pakistan giunse la notizia che due dei suoi tre sherpa avevano lasciato il cb. Quindi si attendeva la rinuncia anche di Cleo.

Notizie arrivano anche dal gruppo sul versante Diamir, sulla via Kinshofer. Ecco il dispaccio di stamani su Facebook di Alex Txikon (o meglio di Igone Mariezkurrena , la sua fidanzata): “Dopo vari tentativi senza poter avanzare al di là del C2 (6.100 m), Sembra che sia arrivata la sospirata finestra, la definitiva, quella che forse, se tutto va bene e i loro corpi rispondono in maniera adeguata, conceda la possibilità di lanciare il loro assalto alla vetta. Sono partiti dal cb stamattina alle 5:30 diretti verso il C2 (6.100 m). Le ultime settimane sono state un susseguirsi di burrasche e nevicate. Molte delle finestre previste non sono arrivate, o una piega imprevista di vento ha rovinato il tempo prima del previsto, costringendo i quattro alpinisti a rinunciare ad una rotazione. In effetti, la sua posizione nell’estremo nord dell’Himalaya nei pressi del karakorum e la sua condizione di montagna isolata rendono il clima sul Nanga Parbat particolarmente variabile. Ma che lo diciamo noi non ha forse troppa credibilità, quindi abbiamo pensato di intervistare il dottore in climatologia Javier, chi volontariamente sta collaborando con questa spedizione fornendo informazioni meteorologiche. Grazie Javier!”.