Danilo Callegari, inizia l’avventura di Antarctica Extreme

Amici miei, nel sovrapporsi di sentimenti misti ad adrenalina, paura, follia, istinto, felicità e curiosità che mi sta letteralmente travolgendo, vi abbraccio salutando la mia amata Italia. La grande avventura in Antartide sta per iniziare. Cercherò di portare in alto il nostro tricolore, facendo il possibile e l’impossibile per rendergli onore. Laggiù, in quella terra ghiacciata ed estrema porterò tutti voi con me nel cuore.

Danilo Callegari saluta su facebook i suoi tanti fans. E’ già all’aeroporto di Venezia. In tasca un biglietto per l’Antartide. Nel cuore un progetto estremo. Un progetto iniziato anni fa, il 7SUMMITS Solo Project. Un progetto intercontinentale iniziato nel 2011 con il Sudamerica, continuato poi con Europa ed Africa. Il progetto prevede la scalata in stile alpino delle 7 cime più alte dei 7 continenti, creando attorno ad ognuna di esse un’avventura estrema, unendo aria-terra-acqua.

Ed eccoci nei ghiacci dell’Antartide.

Grande una volta e mezza l’Europa, 47 volte l’Italia, l’Antartide è ricoperto da una coltre di ghiaccio spessa, in alcuni punti, fino a 4.770 metri (poco meno del Monte Bianco o, se volete, 14 volte la Tour Eiffel). In media ha uno spessare di 2.200 metri. Questa corazza gelata rappresenta il 90% del ghiaccio della Terra e l’80% delle riserve di acqua dolce del Pianeta. L’enorme peso spinge le rocce 800 metri sotto il livello del mare.

Visto dal cielo – scrive Callegari suo suo sito web – il cuore dell’Antartide appare come una superficie immacolata, senza il minimo rilievo: una pagina bianca della Terra, dove il paesaggio attende ancora di essere disegnato. Non si vedono né monti, né valli, né fiumi, nulla. Solo una superficie bianca, distesa sotto un grande cielo azzurro pallido. L’estrema aridità fa dell’Antartide uno dei deserti più terribili del Pianeta.

 

IL PROGETTO

Un aereo decollerà da Punta Arenas (Cile) portandomi ai margini della banchisa di Weddell. Da questo punto inizierò la mia avventura.
Con gli sci ai piedi, trainando una slitta del peso di circa 160kg complessivi di carico, con all’interno tutto l’occorrente per la sopravvivenza, punterò dritto in direzione sud / sud-est per circa 1.300km, distanza necessaria per raggiungere il Polo Sud Geografico.
Raggiunto il Polo Sud Geografico, un aereo bimotore ad elica mi preleverà portandomi sopra la zona della regione della montagna più alta d’Antartide (Monte Vinson) dove, da una quota di circa 5.000 metri, verrò paracadutato.
Il Monte Vinson, 4.897mt. (S 78°34’59” – W85°24’59”) è la montagna più alta d’Antartide, quarta vetta del 
Raggiunto il suo campo base, inizierò la scalata a questo colosso di ghiaccio.
Una volta portato a termine questo terzo importante obiettivo, verrò esfiltrato dall’Antartide via aerea su Punta Arenas (Cile) con il successivo rientro in Italia.

Sarei il primo uomo al mondo a completare una trilogia di questo tipo in Antartide:

  • il Polo Sud Geografico
  • un lancio in paracadute
  • la montagna più alta

Sarei anche il primo italiano a raggiungere in solitaria e in completa autonomia il Polo Sud Geografico.

I NUMERI

  • Distanza complessiva della traversata: circa 1.300 km
  • Distanza stimata media per giorno: circa 27 km
  • Tempo necessario per completare l’avventura: circa 90 giorni
  • Temperatura massima registrata al Polo Sud Geografico: -12°C
  • Temperatura minima registrata al Polo Sud Geografico: -82°C
  • Temperatura minima registrata in Antartide: -105°C
  • Velocità massima del vento registrata (presso la base McMurdo): 303 km/h
  • Altitudine della vetta più alta (Monte Vinson): 4.897 metri

fonte: danilocallegari.com

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