Eliski, in Piemonte i Comuni iniziano a dire no

eliski

Un No e un Sì deliberati all’unanimità dal consiglio comunale di Balme nella seduta del 30 novembre. Il Comune delle Valli di Lanzo, in provincia di Torino, aveva già fatto notizia qualche anno fa con la decisione di introdurre la sosta a pagamento sul Pian della Mussa. Decisione finalizzata a porre un argine al parcheggio selvaggio in un’area di elevatissimo pregio ambientale. La decisione suscitò non poche polemiche, ma il comune non tornò sui suoi passi e oggi rilancia con un atto ufficiale che è un vero programma di futuro.
La delibera fa seguito a una richiesta dell’Associazione Mountain Wilderness, strenua oppositrice di questa pratica ritenuta inutile e fortemente lesiva dell’ambiente montano.
Questo il titolo della delibera: “Determinazioni in merito alla fruizione estiva e invernale del territorio con mezzi motorizzati”.
Per comprendere quali siano le determinazioni è sufficiente l’apertura:
“Premesso che la natura alpina nella sua straordinaria biodiversità e nella sua interazione con la secolare attività dell’uomo è un valore in sé, da tutelare in modo rigoroso anche in ragione della sua fragilità”.
Un valore in sé, e allo tesso tempo un fattore basilare di sviluppo: “Considerato che natura preservata e paesaggio tradizionale sono gli elementi su cui fondare durature prospettive di futuro decoroso agli abitanti della montagna”.
Sono considerazioni che non si prestano a dubbi, ma soprattutto non si presta a dubbi il deliberato, dove di stabilisce: “di ritenere inopportuna, impropria e dunque di esprimere la propria contrarietà alla pratica di qualsiasi tipologia di accesso e di fruizione motorizzata a scopo ludico del proprio territorio, sia estiva, quando preveda la percorrenza di sentieri e piste con motocicli, mezzi fuoristrada e quad, sia nel periodo invernale quando ciò avvenga per mezzo di motoslitte e di elicotteri per il trasporto turistico”.
Una decisione significativa, pionieristica. Il consiglio comunale aveva già negato un paio di anni fa l’autorizzazione a effettuare voli per sciatori sul proprio territorio, ma con questa delibera Balme è probabilmente il primo comune piemontese ad adottare un atto ufficiale che rigetta la pratica dell’eliski. Decisione significativa anche alla luce dei DDL all’esame del Consiglio regionale del Piemonte che demandano proprio ai comuni la responsabilità di individuare sui propri territori aree per tale attività.
Con questa delibera Balme può diventare un vero laboratorio di sviluppo sostenibile nella montagna piemontese, affiancandosi ad altre realtà (Valle Maira in primis) che già hanno intrapreso questo percorso virtuoso.
Green economy anche nelle Valli di Lanzo, dunque. Con la collaborazione di Uncem, Mountain Wilderness e altre associazioni è ora allo studio un programma di eventi e iniziative volte da una lato a valorizzare l’atto deliberativo, e dall’altro a far conoscere questo angolo delle Alpi Graie ricco di storia e di ambiente.

UNCEM Piemonte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio