Gasherbrum IV: spedizione italiana arrivata al campo base

esercito g2

Dopo cinque giorni di trekking lungo il vallone del Baltoro, la Spedizione dell’Esercito Italiano al Gasherbrum IV ha finalmente raggiunto il punto dove nella nostra mattinata italiana è stato allestito il Campo Base da cui partiranno i tentativi alla vetta.

La notte ad Urdukas è stata difficile per Valerio Stella e Daniele Bernasconi. Stomaco sottosopra per entrambi e giornata difficile per raggiungere il Gore II. Nel trasferimento di ieri invece, qualche problema è toccato a Marco Majori che dopo aver consumato una  torta preparata dal cuoco per il compleanno di Daniele, ha avuto problemi digestivi. Raggiunto con non poca fatica il Concordia, due pastiglie di paracetamolo ed una bustina effervescente l’hanno fatto rinascere.  Una giornata di neve quella di ieri che ha visto tutto il trasferimento fino al Shma Camp sotto una fitta nevicata. Al Concordia gli alpinisti hanno fatto una breve pausa e una volta ripartiti hanno avuto solo un oretta scarsa in cui il cielo ha concesso loro di vedere tra le nubi i Giganti: K2, Broad Peak, Chogolisa ed il nostro G4!

Dall’sms di Maurizio Giordano traspare tutta l’emozione che ha colorato i loro sentimenti in quegli attimi:

“…La meta si è mostrata solo per un istante, ma è stato emozionante. Quei pochi minuti senza neve ed acqua hanno rialzato il morale che iniziava ad essere grigio come il tempo…”

Questa mattina, partiti alle 8.30 Pakistane, gli alpini hanno raggiunto il CB intorno alle 12.00 locali dove hanno iniziato l’allestimento del Campo sempre sotto una copiosa nevicata. La carovana avendo finito il fieno per i cavalli, motivo per cui è stata saltata la tappa del Concordia per affrettare il raggiungimento del base, è stata rimandata ad una zona vicina a Gore 2 dove sarà possibile per gli animali trovare della vegetazione da brucare.

Il Campo, montato per oggi al 70% verrà terminato domani con l’aggiustamento dei piccoli dettagli, concedendo al gruppo del meritato riposo in attesa di un miglioramento delle condizioni metereologiche che ancora per domani prevedono tanta neve e temperature basse.

Ancora Maurizio Giordano sentito al telefono ci ha descritto con queste parole dei momenti della loro lunga progressione:

Le lunghe ore passate a camminare sul ghiacciaio nero ci hanno concesso di immergerci nei nostri pensieri. Il terreno è paradossalmente più facile rispetto ai sentieri che ci hanno portato ad Urdukas.

La superficie del ghiacciaio, dove si è svolta la nostra traccia, era ricoperta di sassi di ogni dimensione e colore. Abbiamo fatto qualche giro intorno a grandi crepacci, ma i passaggi più belli sono stati quelli in mezzo a giganteschi obelischi di ghiaccio.

Quelle poche volte in cui il sole ha colpito la superficie del ghiacciaio,  una infinità di ruscelletti superficiali hanno iniziato a scorrere ovunque andando a buttarsi in buchi giganteschi.

Quando ci siamo alzati di quota la pioggia intermittente che ci accampagnava negli ultimi giorni, si è trasformata in neve e cadeva copiosa. L’ambiente però, quelle poche volte che le nuvole lasciano spazio alla vista, è magnifico. Un paio di volte ci siamo emozionati al punto da commuoverci per le maestosità dell’Himalaya e del Karakorum.

Ora ci riposeremo due giorni e nel fine settimana, valutando le condimeteo, decideremo come procedere. La quota qui si inizia a sentire quindi dovremo preoccuparci di fare un buon acclimatamento in cui sarà fondamentale valutare le condizioni effettive della montagna. La neve è tanta è nulla è scontato qui!

smam

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