Gran Sasso, sentiero intitolato a Davide De Carolis

Sentiero_DeCarolisUomo, territorio, simbolo, memoria, tutela, prevenzione, futuro: sono state queste le parole chiave della giornata dedicata dal Cai a Davide De Carolis, uno dei cinque soccorritori a bordo dell’elicottero del 118 di L’Aquila precipitato a Campo Felice dopo un intervento di soccorso sulle piste da sci. L’attività è stata curata da Salvatore Perinetti e Giancarlo Speranza, partecipi i familiari di Davide.
La Sezione Cai dell’Aquila ha intitolato a Davide De Carolis un particolare sentiero panoramico sul Gran Sasso d’Italia. Un anello escursionistico che inizia dal borgo di Santo Stefano di Sessanio verso Rocca Calascio e Calascio, raggiunge Castel del Monte, sale a Campo Imperatore e sul Monte Bolza (il tratto sul Monte Bolza è per Escursionisti Esperti), continua alla “grancia” di Santa Maria del Monte e poi si rituffa verso Santo Stefano di Sessanio.
Complesso è il valore paesaggistico, naturalistico, storico e culturale delle zone interessate a sottolineare il valore di Davide, dell’uomo del territorio che da Teramo scelse di risiedere in un borgo di montagna, vivendo di e per la montagna.
Ci troviamo nel Parco Nazionale del Gran Sasso e le zone sono parte delle Terre della Baronia che interessa paesi d’eccellenza di questi luoghi ancora tutti da scoprire con i borghi di Santo Stefano di Sessanio, Calascio, Castel del Monte, Barisciano, Castelvecchio Calvisio, Carapelle Calvisio.
Nel pomeriggio si è svolto il convegno sul tema “dalla tutela al soccorso” con la partecipazione di Tommaso Navarra, Presidente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Carlo Console, Responsabile CTA Carabinieri Forestale, Vittorio Sconci, Psichiatra, Fulvio Giustizia, Storico, Antonio Pace e Giampaolo Gioia, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Gino Bianchi,Medico UOC 118 (unità operativa complessa).
Come TAM grande è stata l’attenzione agli interventi che hanno posto al centro la montagna e, ricordando ruolo e personalità di Davide, i suoi tenaci abitanti. Sono stati variamente trattati aspetti storici, ambientali, antropologici e la funzione terapeutica riabilitativa e socio educativa dell’ambiente montano.
Tra le considerazioni: la necessità che il legislatore sia più dedicato alle terre alte, il riconoscimento dei servizi ecosistemici, il monitoraggio e la cura e del territorio, il ruolo dei simboli, il principio di realtà e il rispetto delle regole, anche avvalendosi del Bidecalogo. Tra gli obiettivi la conoscenza e la consapevolezza che conducono alla tutela; il nodo di tutto è nella prevenzione, nell’anticipare gli eventi, ma il problema di oggi è culturale, distratti e impreparati a comprendere la complessità del mondo esterno e i possibili rischi. In troppe circostanze non si riesce a guardare oltre la quotidianità e manca la visione nel tempo, che consente di saper ereditare e utilizzare simboli e valori.
L’avvio e la chiusura della giornata sono stati caratterizzati da momenti musicali. Al mattino ascoltando gli appassionati giovani del Corso di formazione per Orchestra d’Archi con sede di svolgimento proprio nei paesi delle Terre della Baronia e al termine del Convegno con i coinvolgenti brani del Coro Cai dell’Aquila.
La giornata è stata pensata in modo completo, in piena collaborazione con il Comune di Santo Stefano di Sessanio, presente anche il Sindaco di Castel del Monte. La natura ha detto con forza la sua e ci hanno accompagnato la pioggia diventata battente, folate di vento, tuoni e fulmini, particolarmente vicini sul sentiero.
Gaetano Falcone, Presidente Cai Abruzzo ha seguito con soddisfazione il positivo andamento del programma, anche lui tornato completamente bagnato dalla montagna, come tutti i partecipanti all’escursione del mattino.

Filippo Di Donato
Presidente CCTAM del CAI

fonte: Lo Scarpone

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