Il business dei turisti e la lite Italia-Francia sul Monte Bianco

transenne monte bianco

 

Lite Italia-Francia sui confini al Monte Bianco: storia sì antica e controversa ma che oggi trova nuova linfa in un semplice fattore: il business!

Al Rifugio Torino, sul Monte Bianco, pochi giorni fa sono arrivate due guide alpine francesi e sapete cosa hanno fatto? Hanno messo tanto di transenne e lucchetti alla via che conduce al Ghiacciaio del Gigante ecc ccc.

Ma come: ora pure qui, si son detti gli italiani? Pure al Rifugio Torino che dal nome non ispira tanto di francese? Vi prendete altri 400 metri di Italia? Non basta l’aver sostenuto che la Carta geografica del 1860 vi è andata bruciata durante l’occupazione nazista? Non vi sta bene la copia della stessa conservata agli Archivi di Stato di Torino? E quella della Nato? Quella che in sostanza dà ragione all’Italia perché non l’avete mai presa in considerazione? No, a voi piace tanto quella Napoleonica del 1796. Ovviamente!

Comunque, l’Italia sinora è stata in silenzio. Colpevolmente. Ma stavolta pare che tutto ciò proprio non vada giù e l’intento è di riprendersi i metri quadrati, non solo questi ultimi chiusi col lucchetto. La Regione Valle d’Aosta ha chiesto immediatamente l’intervento del Governo. Presentata anche una interrogazione parlamentare dal senatore Di Biagio. Stando ai bene informati, il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriard, ha ricevuto già una telefonata: dall’altro capo del telefono, il Ministero degli Esteri.

Renzi scherzò ad inizio estate quando salì a Punta Hellbronner il giorno dell’inaugurazione della nuova Skyway. Scherzando, disse: “Non sto invadendo la Francia”. Caro Premier, invece sì. Non territorialmente, semmai. Anche perché ormai siamo in un’Europa aperta e dedita all’accoglienza (mai come in questi giorni!). Ma economicamente sì. La nuova funivia che parte da Courmayeur e sale a Punta Hellbronner sta letteralmente volando in questi primi mesi. Ben 110mila presenze con giorni di sold-out e file chilometriche alle biglietterie.

Il Rifugio Torino si trova proprio poco al di sotto dell’arrivo della Skyway. Da qui molti turisti quest’estate si sono avventurati sul ghiacciaio, purtroppo anche in infradito. E il sindaco di Chamonix ha preso la palla al balzo, chiudendo l’accesso per motivi di sicurezza. Gli italiani, da parte loro, sono intervenuti già precedentemente. Lo hanno fatto affiggendo cartelli di segnalazione di pericolo. I francesi no, sempre rifacendosi al loro tanto caro Trattato di Cherasco del 1796 (quando Napoleone batté i piemontesi), sono arrivati belli belli e hanno chiuso a chiave la via perché lì, a loro dire, è territorio loro. Italiani, io dico di fare attenzione che tra un giorno o l’altro questi francesi potrebbero arrivare anche a Punta Hellbronner!

Ma voglio dire: se la vicenda è la sicurezza, era così difficile sedersi a un tavolo e giungere ad un accordo o trovare altre vie di soluzione? La questione non è di poco conto, anche perché, come ha detto il sindaco di Chamonix, si tratta di responsabilità da assumersi in caso di incidenti e le leggi sulla sicurezza tra i due Paesi sono diverse. Ma da qui arrivare alla decisione intrapresa…

Ribadiamolo ancora una volta, ricordiamolo a noi stessi e soprattutto a loro in quanto – stando a quanto dicono – l’hanno perso… il Trattato del 1860 oltre alle Carte Geografiche lo dicono chiaro: il confine passa sullo spartiacque!

Ma a proposito di Skyway, chissà i numeri dall’altro versante quali sono stati in quest’ultimo periodo! Sinceramente non si conoscono, ma si possono azzardare considerando l’atteggiamento e i progetti dei cugini d’oltralpe. Oltre a, chiamiamola così, questa strana storia dei lucchetti, stando a notizie di stampa, i francesi starebbero subito correndo ai ripari ed avrebbero ideato una maxi-passerella che dal 2016 consentirà ai visitatori di circolare liberamente attorno all’Aiguille du Midi (3.842 metri). E c’è di più. Stando a quanto dichiarato dall’AD di Skyway, Roberto Francesconi, al Corriere.it  “Avrebbero perfino ritoccato i prezzi della funivia aumentando da 27 euro a 39 il costo del biglietto andata e ritorno da Punta Helbronner all’Aiguille du Midi, mentre l’hanno tenuto invariato per chi parte dalla Francia”.

Insomma, la guerra, come si diceva, è antica e controversa… ma nel frattempo son cambiate le armi in pugno. Il business smuove anche le montagne!

 

Il Direttore

 

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