Il Premier Renzi inaugura la Funivia Monte Bianco: “Orgoglio italiano”

Stamane il taglio del nastro dell’avveniristica struttura con il Premier Renzi a Punta Helbronner: “Opera bellissima. Orgoglio italiano”. Le cabine sono dotate di un sistema che permette la rotazione su se stessa e una visione a 360° di tutte le zone attraversate, dal Dente del Gigante alle Grandes Jorasses, dalla Val Ferret alla Val Veny, fino alla vetta del Bianco. A Punta Helbronner ci sarà di tutto: sala di proiezioni,  ristoranti, bar, un’area museale e una terrazza circolare di quattordici metri di diametro con vista sulla Vallée Blanche

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Il Premier Matteo Renzi ha inaugurato stamane la nuova funivia del Monte Bianco. La preapertura già da qualche settimana. «Ieri ero al vertice europeo. Si parlava di temi complessi, della Grecia. E io ho detto dove sarei andato oggi, sul Tetto d’Europa». Così ha esordito il premier all’inaugurazione della nuova funivia che porta da Courmayeur a Punta Helbronner. Il nastro è stato tagliato alle 11,07. «Questa -ha detto Renzi – è un’opera bellissima di grande ingegneria: l’Italia è anche questo». Dopo la breve cerimonia, il premier è salito in vetta accompagnato solo dalle autorità. Il presidente della Regione, Augusto Rollandin, gli ha consegnato in dono una piccozza d’oro.

 

 

Il costo per il biglietto di andata e ritorno è di 40 euro. Trattasi di un’opera architettonica tra le più avveniristiche mai costruite in montagna. Renzi è giunto a Punta Helbronner, a quota 3466 metri di altitudine, da Courmayeur con la nuova e suggestiva stazione in vetro e acciaio. Le cabine sono dotate di un sistema che permette la rotazione su se stessa e una visione a 360° di tutte le zone attraversate, dal Dente del Gigante alle Grandes Jorasses, dalla Val Ferret alla Val Veny, fino alla vetta del Bianco. A Punta Helbronner ci sarà di tutto: sala di proiezioni,  ristoranti, bar, un’area museale e una terrazza circolare di quattordici metri di diametro con vista sulla Vallée Blanche. Per l’occasione sarà allestito un buffet per 400 invitati preparato dai cinque ristoranti stellati Michelin della Valle d’Aosta.

 

L’impianto permette di risalire da Pontal a Punta Helbronner con una stazione intermedia al Pavillon Mont Frety (2178 metri). Nella stazione di arrivo è stato scavato un cunicolo nel granito del Bianco per installare un ascensore che permetterà di scendere all’altezza del rifugio Torino, a quota 3.335, raggiungibile attraverso un altro tunnel orizzontale anch’esso scavato nella roccia e lungo 150 metri. Ovviamente il tutto in modo avveniristico: sale multimediali, servizi turistici e, al Pavillon, anche di un ristorante panoramico. E il vecchio? Beh, l’attuale funivia sarà smantellata e le stazioni del Pavillon e del rifugio Torino diventeranno musei. I materiali usati sono ad elevate prestazioni: adatti all’impervio comportamento degli agenti naturali, e in grado di soddisfarne i requisiti di resistenza, termici, acustici ed in grado di opporsi alla formazione di neve e ghiaccio sulle superfici. Il tutto è costato 138 milioni di euro (versati dalla Società Funivie e dalla Regione Val d’Aosta. Inutile dirlo che nell’ideazione e costruzione è stata data particolare attenzione all’impatto sull’ambiente con l’impiego di materiali ad alto isolamento, ampie superfici fotovoltaiche e sistemi di riscaldamento con pompe di calore e recupero di calore. Insomma, l’intento è di non utilizzare energia ma autoprodurla. Il fine? Triplicare le presenze sul Monte Bianco nel giro di pochi anni ed equipararle a quelle dei cugini francesi: ben 500mila l’anno.

 

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