La città in montagna, la Provincia di Trento dice basta

concerto montagna

La Provincia di Trento ha detto no alla “Montagna da bere”. Il Consiglio provinciale, infatti, ha approvato la mozione presentata dalla consigliera Donata Borgonovo Re dopo il contestato concerto sul Monte Spinale, nel Parco Adamello-Brenta, di Bob Sinclar al quale hanno partecipato migliaia di persone.

La mozione impegna la Giunta ad aprire un approfondito e documentato confronto con le amministrazioni locali, gli enti parco, la Fondazione Dolomiti Unesco, l’Università di Trento e le associazioni ambientaliste e di tutela della montagna, per definire chiare ed il più possibile condivise linee-guida per l’individuazione delle attività umane incompatibili con le peculiarità dei territori montani.

Questo quanto diceva la consigliera alla presentazione della mozione:

In un ambiente naturale così delicato e gravemente compromesso, pur nella sua resiliente bellezza, forse si dovrebbe iniziare ad entrare in punta di piedi, scegliendo di selezionare tra le molteplici attività umane che taluni desiderano (perché economicamente interessanti…) realizzarvi, solo quelle effettivamente compatibili con le condizioni di fragilità dei luoghi. Ciò costituisce anche una pericolosa scelta culturale che favorisce l’affermarsi, nelle persone e nelle comunità, dell’erronea convinzione che non vi sia alcun limite alle proprie scelte ed al proprio agire, ma che anzi tutto sia possibile (purché la tecnologia offra adeguate soluzioni). E che anche la montagna, persino quella alta, un tempo meta raggiungibile solo a prezzo di grandi fatiche e dunque alla portata di pochi appassionati, sia in fondo un luogo come altri, nel quale ora la facilità di accesso si accompagna alla replicabilità delle abitudini urbane con il loro inevitabile corollario di criticità (rumore, affollamento, consumo disordinato…).

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