“La seconda morte di Mallory” di Messner oggi in edicola a € 7,90

Terzo appuntamento con la collana di libri di Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera dedicata al mondo dell’alpinismo. Nel totale 36 volumi

messner

 

“Montagna Leggendaria è la collana di racconti di chi per cercare i propri obiettivi ha sempre guardato sopra di sé. Una raccolta per rivivere i sogni degli eroi dell’alpinismo e salire in vetta, anche con Io spirito. Da leggere e assaporare, passo dopo passo”.

Così viene presentata la collana di libri sulla montagna in edicola da due settimane con Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport. Il primo volume Everest 1996 di Anatolij Bukreev, il secondo (nel totale sono 36 libri) “Una vita così” di Walter Bonatti. Oggi, sempre a 7,90 euro, “La seconda morte di Mallory” di Reinhold Messner.

 

“Nel 1924, lo scalatore inglese George Mallory, insieme al compagno Andrew Irvine, tentò la prima conquista dell’Everest. Entrambi morirono nell’impresa – era il terzo tentativo – ma nessuno ha mai saputo dire con certezza se prima o dopo aver raggiunto la cima. Di sicuro, entrambi furono avvistati a circa 250 metri dalla vetta, prima di scomparire per sempre dietro alle nubi. Poi, nel 1999, il ritrovamento del corpo perfettamente conservato di Mallory ha riproposto questa storia leggendaria. Purtroppo Mallory non aveva con sé la macchina fotografica che avrebbe potuto confermare o meno il compimento dell’impresa. E non fu mai ritrovata tra le sue cose neppure la foto della moglie che Mallory si dice intendesse lasciare sulla cima a testimonianza della sua conquista. Reinhold Messner affronta l’enigma della fine del suo predecessore, George L. Mallory, e ci offre una ricostruzione insieme documentata e romanzesca. Attraverso la vicenda pionieristica di Mallory, riletta alla luce della propria esperienza e ricostruita al di là del mito, l’autore di questo racconto accompagna il lettore sulla scena himalayana, quando era ancora sede d’imprese eroiche, prima di diventare meta turistica per comitive. E fornisce, forse, la soluzione dell’enigma”.

 

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