L’orto è il balsamo dello spirito: erbe officinali, alla scoperta della maggiorana

Lavorare la terra porta a rallentare il ritmo e a liberare la mente dai pensieri quotidiani oltre che creare cibo fresco e naturale

Al riparo delle alte mura in pietra dei monasteri o più modestamente protetti da semplici steccati in legno, gli orti sono sempre stati un’arte del vivere unico. Ritmati dall’avvicendarsi delle stagioni, essi rispecchiano la vita semplice, gustosa ed equilibrata del contadino ma sempre più spesso anche dell’appassionato ortista urbano.

Ognuno di noi, a seconda dello spazio a disposizione, dal davanzale della finestra al giardino, può esercitarsi in quest’arte millenaria che mi piace definire quasi un balsamo per lo spirito. Lavorare la terra porta a rallentare il ritmo, a liberare la mente dai pensieri del giorno, a creare un cibo fresco e naturale da portare sulla propria tavola.

Ortaggi, tuberi, radici, erbe officinali, fiori edibili, piccoli frutti, così si può inventare uno spazio per nutrire il corpo e l’anima, un luogo dove risiedono legami invisibili, sottili ma tenaci tra la terra e la cucina famigliare.

Entrare in questo recinto di calma e silenzio, oppure cimentarsi nella realizzazione di un orto urbano, come sfida al cemento che avanza, significa riscoprire i segreti anche della nostra tradizione agroalimentare.

Orto, verdure, erbe officinali, sperimentazione, tradizione, cucina, ogni mese vi darà la possibilità di arricchire la vostra tavola.

I fiori edibili di Marzo: viola mammola, fiore del tarassaco, pratoline, primula.

 

In questo periodo dell’anno si può cominciare a seminare diverse erbe officinali ad esempio la Maggiorana.

E’ una pianta officinale aromatica, annuale, raggiunge l’altezza di 50 cm, germoglia alla luce e fiorisce da giugno a settembre.

Ha bisogno terreno ricco di humus e ben drenato, soleggiato e riparato dal vento.

Si semina in marzo in semenzaio, in cassette che si posso tenere anche sul davanzale, poi si trapiantano in vaso a due o tre piantine alla volta, se avete un orto o un giardino potete trapiantare le piantine a una distanza di 15 cm.

Si raccolgono via via i getti freschi, particolarmente quelli colti al mattino presto o alla sera tardi. Si lasciano 6/7 cm di gambo e altre foglioline ricresceranno.

 

Isabella Corti
i.corti@mountlive.com

 

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