Master per la formazione dei medici per le spedizioni alpinistiche

Soccorso in montagna (foto Luigi Festi)

foto: Luigi Festi

Nasce in Italia il primo e unico corso universitario al mondo per la formazione di medici per le spedizioni alpinistiche e di montagna. Il Master si chiama “Mountain Expedition Medicine” ed è uno dei tre corsi in partenza nel mese di marzo 2017 organizzati dall’Università dell’Insubria in collaborazione con prestigiosi partner internazionali, tra cui University of the New Messico, il Denali Park in Alaska, l’Air Zermatt Training Center, e italiani, tra cui Eurac di Bolzano e Università di Milano Bicocca. Gli altri indirizzi del Master internazionale sono in “Mountain Medicine” e in “Mountain Emergency Medicine”: anche questo ultimo un corso universitario unico al mondo dedicato alla formazione di personale medico e sanitario per l’emergenza e primo soccorso in montagna.

I territori di montagna possono essere difficili da raggiungere, sono mediamente poco o pochissimo popolati, sono interessati dall’altitudine, che è portatrice di disturbi fisici ed elemento di aggravio di determinate patologie. Sono poi frequentati da un turismo particolare: quello escursionistico e alpinistico, che vede gli appassionati avventurarsi in piccole cordate su terreni impervi e posti ad alte quote, talvolta completamente isolati dai centri abitati da cui possono distare anche giorni di cammino, e su cui praticano attività ad alto rischio di lesioni e traumi, talora mortali. È così che a ridosso delle grandi catene montuose del pianeta sono sorte équipe di soccorritori addestrati al soccorso in montagna. Superato il primissimo step, quello del recupero, la palla però passa sempre ai medici e al personale sanitario che si trovano ad affrontare situazioni uniche, per cui serve una preparazione specifica. Inoltre se il medico si trova sul posto può intervenire repentinamente, aumentando le possibilità di salvezza del malcapitato.

È da questa consapevolezza che a Varese nasce il Master Internazionale in Medicina di Montagna declinato in tre differenti corsi, due dei quali costituiscono un’eccellenza mondiale, un percorso formativo unico per completezza e finalità, realizzato di concerto con i migliori enti internazionali. Al più generale master in “Mountain Medicine”, che dopo aver diplomato negli anni scorsi 37 medici inaugura nel 2017 la sua quarta edizione, si affiancano infatti il corso in “Mountain Emergency Medicine”, alla seconda edizione, e per la prima volta il corso “Mountain Expedition Medicine”.

I tre indirizzi formativi sono aperti a medici e infermieri con laurea di secondo livello e condividono parte del programma, che si articola in 2 anni, da marzo 2017 a fine 2018, per un totale di ore di insegnamento che supera le 1500 e varia in base al corso. I diplomati saranno in possesso di un titolo internazionale che dà accesso preferenziale sia nelle attività di elisoccorso sia nelle agenzie che organizzano spedizioni alpinistiche europee ed extraeuropee.

Dopo l’inaugurazione ufficiale di oggi 13 febbraio, le lezioni proseguiranno il 22 marzo. Tuttavia il calendario didattico sarà flessibile e modulato sulla base delle esigenze degli iscritti: pertanto le prime giornate di lezione potranno essere recuperate o posticipate a fine corso, anche perché le iscrizioni restano aperte fino al 28 febbraio per il corso in Mountain Emergency Medicine e fino al 10 marzo (in deroga) per gli indirizzi Mountain Medicine e Mountain Expedition Medicine.

Le attività didattiche sono di vario tipo: lezioni frontali, pratica sul campo, partecipazioni a convegni, preparazione per la tesi finale, giornate in montagna per imparare le tecniche alpinistiche e di ricerca dei dispersi in montagna, oltre alle basi dell’elisoccorso. Sono previsti stage all’interno degli ospedali con particolare focus sulla cardiologia, la terapia intensiva, l’anestesiologia e la radiologia, affinché i futuri medici di montagna siano messi in relazione con i colleghi che operano laddove finisce il lavoro svolto nella prima emergenza.

Il master è un punto d’incontro tra il mondo dell’Università e i centri di medicina e soccorso internazionali. Sono coinvolti, la maggior parte come sedi di lezioni, oltre 26 enti tra Atenei, ospedali, organizzazioni alpinistiche, centri di ricerca e di soccorso in montagna, situati oltre che in Italia anche in Svizzera, Francia, Austria, Germania e Stati Uniti,
con docenti europei, americani e nepalesi. Per questo la lingua ufficiale dei corsi è l’inglese.

Lo scopo ultimo del Master è quello di creare una forte sinergia tra il mondo delle scienze mediche in montagna, la cultura, l’alpinismo e l’ambiente montano. L’idea infatti è quella di formare professionisti che sappiano come si vive e come ci si muovo sui monti e in territorio impervio, e siano competenti: capaci quindi di gestire le pratiche mediche in alta quota, di diagnosticare patologie specifiche, somministrare trattamenti e intervenire repentinamente sul paziente, dopo aver messo loro stessi in sicurezza. In questo modo i medici di montagna saranno al servizio degli alpinisti, degli escursionisti e delle popolazioni montane.

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