Meroi e Benet sul 14° Ottomila: obiettivo Annapurna

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Nives Meroi e Romano Benet sono in Nepal, ci provano. All’appello manca l’ultimo Ottomila, l’Annapurna. I due alpinisti tenteranno di scalarlo questa primavera e chiudere così il cerchio. E lo faranno a modo loro, senza ossigeno supplementari e aiuti che vadano al di là del campo base. Sono già a Katmandu per i permessi.

Un loro approccio con la montagna che va avanti da sempre, è il loro modo di pensarla e di viverla: rispettandola, vivendola in solitaria, stando attenti alle tradizioni, stando lontano dai clamori…

Lo scorso anno Meroi e Benet hanno scalato il Makalu. Per loro si trattava del secondo tentativo: il primo, nell’inverno 2007-2008, si concluse senza la salita della cima a causa del maltempo e nella discesa Nives Meroi si fratturò una gamba.

Nives Meroi era in corsa per essere la prima donna ad aver scalato tutti i 14 Ottomila. Poi ha fatto la sua scelta. E’ stata chiara. Niente corsa. Niente pubblicità. Un numero maggiore di ottomila è stato conquistato solo dalla coreana Oh Eun-Sun, dalla spagnola Edurne Pasaban e dall’austriaca Gerlinde Kaltenbrunner. La Pasaban ha utilizzato in due occasioni l’ossigeno, mentre la conquista di tutte le vette per la coreana è controversa. L’alpinista italiana è Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana «Per gli eccezionali traguardi raggiunti nell’alpinismo di alta quota, un’attività che era rimasta a lungo prerogativa maschile» (anno 2010).

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