Migrazione, più di 7.500 uccelli su Aspromonte

Falco pecchiaiolo - Pernis apivorus (3)

Oltre 7.500 i rapaci che, negli ultimi giorni, hanno “sorvolato” le cime d’Aspromonte. Entra nel clou, infatti, l’attività di monitoraggio della migrazione autunnale degli uccelli rapaci e delle cicogne promossa dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte e condotta dai ricercatori che dalla postazione “Santo Stefano-Sinopoli”, quotidianamente, censiscono i passaggi dei volatili. La ricerca, attiva ormai da molti anni, continua a fornire dati di grande interesse per la conoscenza e la conservazione di specie di avifauna protetta a livello interazionale e conferma la grande importanza dell’Aspromonte, quale sito ove si concentrano le popolazioni di migratori in questa stagione, così come evidenziato dai dati degli esemplari osservati finora, con prevalenza di nibbi bruni nel primo periodo, e con il progressivo aumento, soprattutto in questa settimana, di falchi pecchiaioli, ben 1.300 il 26 agosto,  1.700 il 27 agosto e addirittura più di 2.000 il 28 agosto.

“Numeri straordinari – conferma il direttore Sergio Tralongo – che ci fanno immediatamente pensare che questo affascinante fenomeno naturale, unico in Italia a questi livelli, possa e anzi debba diventare un’ulteriore occasione per attirare l’interesse verso il nostro territorio. Nella nostra postazione abbiamo anche predisposto una struttura in legno sopraelevata per l’osservazione degli uccelli in migrazione, insieme a una bacheca informativa che evidenzia le principali specie osservabili; grazie alla presenza e alla disponibilità dei rilevatori e delle guide del Parco, il pubblico interessato può osservare da vicino la ricerca in atto e comprendere una volta di più l’importanza scientifica del nostro Aspromonte”.

“Il Birdwatching e il turismo naturalistico in generale sono in forte incremento negli ultimi anni anche in Italia – ha spiegato il Vice Presidente Domenico Creazzo – e sono sempre più i naturalisti dilettanti e i semplici appassionati che programmano le loro vacanze nei siti dove la Biodiversità può offrire spettacoli di questa portata. Anche in questo senso, dunque, si inquadrano le iniziative che il Parco vuole condividere con il territorio per valorizzare a fini turistici un’attività dal forte richiamo scientifico”. E proprio di questo interessante aspetto legato alla fruizione naturalistica del territorio calabrese si parlerà il prossimo 6 settembre alle ore 21 sulla Terrazza del Museo Archeologico di Reggio Calabria nell’ambito delle attività di promozione del binomio “Natura e Cultura” promosse dai due Enti, con la conversazione dal titolo “Il birdwatching, occasione di turismo naturalistico per l’area dello Stretto”. Ne parleranno Sergio Tralongo, Direttore del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Domenico Creazzo Vice Presidente dell’EPNA e Francesco Zuccarello Cimino, Console del

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