Minacce di morte e proiettili al presidente Parco Foreste Casentinesi

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Per qualcuno, fuori dal tempo, i parchi rappresentano probabilmente l’ultimo ostacolo da abbattere prima di avere mano libera nel sacco del territorio e delle risorse. Non si spiegano altrimenti le brutte notizie degli ultimi giorni, provenienti da zone diverse dell’Italia: aree protette criticate e indebolite nelle loro funzioni, amministratori intimiditi solo perchè svolgono onestamente il proprio mandato.

  L’ultimo in ordine di tempo a ricevere minacce è il presidente del Parco nazionale delle Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna, Luca Santini, che ieri ha trovato sulla sua scrivania una lettera contenente minacce di morte e due proiettili di arma da guerra.

  La piena solidarietà di Federparchi Europarc Italia viene espressa attraverso le parole del suo presidente, Giampiero Sammuri: “Di fronte a certi atti dobbiamo restare uniti e vicini. I parchi non sono mai stati territori facili da aggredire, per la forte spinta ideale di chi li amministra e per la capacità di fare rete. Negli ultimi anni fatti analoghi hanno interessato Pappaterra, presidente del parco nazionale del Pollino, Bombino sull’Aspromonte, per non parlare di Antoci, presidente dei Nebrodi. E pensare che c’è ancora chi parla di noi con disprezzo, etichettando gli amministratori delle aree protette come politici o peggio politicanti. Invece, come purtroppo dimostrano questi fatti, si tratta di persone rette, che amano il proprio territorio, che lo vivono quotidianamente e che stanno in prima linea per la difesa dell’ambiente. Senza tentennamenti. Non certo nei salotti a pontificare… La difesa dell’ambiente, da sempre, va di pari passo con la legalità, l’onestà. Luca Santini, in questo, è un esempio”.

Federparchi

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