Museo della Montagna, aperti gli scatoloni dell’archivio di Bonatti

Il “tesoretto” di Bonatti è giunto al Museo della Montagna di Torino. Ne avevamo dato notizia lo scorso mese di ottobre. Ed eccola tutta l’attrezzatura, materiale, foto, ecc ecc. Da alcune settimane i pacchi sono nei sotterranei del Museo Nazionale della Montagna di Torino. La novità? Beh, la novità è che gli scatoloni sono stati aperti per Repubblica. E possiamo già vedere alcuni dei cimeli…

Il Club alpino italiano, attraverso il Museo Nazionale della Montagna e la Sezione di Torino, ha acquisito le collezioni dell’Archivio Walter Bonatti lo scorso settembre. L’operazione è stata presentata presso la Sede centrale del Club alpino italiano a Milano.

L’archivio comprende circa 7000 foto di montagna, databili dalla fine degli anni ’40 agli anni ’80 del secolo scorso. Attrezzature alpinistiche utilizzate da Bonatti negli anni ’50 e ’60 (dalla famosa solitaria sul Petit Dru alla via nuova sulla parete nord del Cervino): abbigliamento, zaini, caschi, scarponi, piccozze, ramponi, martelli, occhiali. E poi dattiloscritti, appunti, relazioni tecniche, testi per conferenze, interventi e discorsi pubblici, libri, pellicole e registrazioni audio e video, fotocamere. Circa 70.000 diapositive realizzate da Bonatti nel corso dei viaggi di esplorazione, oltre ai materiali preparatori per le avventure in terre lontane. E ancora, sessant’anni di ritagli stampa e di corrispondenze. Un patrimonio di testimonianze, cimeli e ricordi davvero ingente, il cui ammontare è stimabile in circa 250.000 pezzi.

bonatti

Secondo il Direttore del Museo Aldo Audisio:

L’acquisizione delle collezioni di Bonatti, decisione presa unicamente dagli eredi, rappresenta la continuazione di un progetto iniziato da tempo con Walter, e si allinea con il grande lavoro di documentazione che il Museo Nazionale della Montagna conduce da molti anni, con l’obiettivo di studiare, narrare in maniera rigorosa e valorizzare la storia dell’alpinismo e delle alte terre. L’archivio Bonatti, che fino ad oggi era diviso tra Valtellina, Milano e la provincia di Macerata, viene così finalmente riunito.

L’Assessore alla Cultura Comune di Sondrio Marina Cotelli:

Per noi è motivo d’orgoglio sedere a un tavolo dove ha preso avvio un progetto grandioso di valorizzazione della figura, dell’opera e del lascito di Walter Bonatti. Questo progetto vedrà la nascente “Casa della Montagna” a Castel Masegra a Sondrio quale luogo privilegiato di esposizone di selezioni dell’Archivio Bonatti, omagginando in tal modo la sua scelta di vita in Valtellina.

Il riordino delle collezioni dell’archivio Bonatti entrerà a breve nella sua fase operativa. Si tratterà di un lavoro lungo, complesso e oneroso, completamente a carico del Museomontagna del CAI Torino. Il costo indicativo dell’operazione è stimabile in circa 300.000 euro. Al momento il progetto può far conto su un primo, consistente sostegno economico della Sede Centrale del Club alpino italiano, pari a un terzo della somma.

Per gran parte del periodo di riordino del materiale non sarà ovviamente possibile la consultazione dei documenti, che verranno poi messi a disposizione degli studiosi e del pubblico, una volta ultimata la completa sistemazione archivistica.

fonte/foto: La Repubblica

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