Nanga Parbat, ci prova anche la statunitense Cleo Weidlich

La 52enne americana di origine brasiliana è arrivata al campo base del versante Rupal con tre sherpa. Una sorpresa considerato che si è già a fine gennaio…

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Sul Nanga Parbat arriva un altro alpinista in cerca di salire in vetta all’inviolato Ottomila nella stagione invernale. E’ arrivata in modo silenzioso, in ritardo ma, a quanto si è saputo, è già ben acclimatata e tenterà subito di salire in cima. Si tratta dell’americana Cleo Weidlich, giunta al campo base del versante sud della montagna, sul versante Rupal. E’ salita insieme a tre sherpa. L’arrivo della statunitense di origine brasiliana è una sorpresa, in quanto si è già ormai a fine gennaio.

 

Ma non è nuova ad imprese “fuori regola”. La 52enne ha all’attivo diversi 8000 (6-7, in quanto pare che qualcuna le sia stata contestata). Nel 2014 forzò il blocco imposto dagli sherpa dopo la terribile valanga che ne aveva ucciso 16 nell’Ice Fall.

Comunque, ora sul Nanga Parbat staranno un po’ tutti a riposo forzato. Il maltempo è previsto sino ad inizio febbraio con forti venti ed abbondanti accumuli di neve. Ieri sul versante Diamir Txikon e Sapdara sono usciti per “piantonare” la via con bastoncini e bandierine. Ricordiamo che tutti saliranno per la Kinshofer, dopo che Simone Moro e Tamara Lunger hanno deciso di abbandoanre la via Messner-Eisendle e dare squadra col team internazionale formato da Alex Txikon, Daniele Nardi e Ali Sapdara.

 

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