Nanga Parbat: fallito il primo tentativo di vetta. I tre al C4 a 7.200 mt

Nella notte non hanno trovato il corridoio che avrebbero dovuto salire. Ma Alex Txikon non demorde: “Ovviamente nulla è perduto. Ci riproveremo domani”. 

nanga campo quattro

 

Nulla di fatto! Per il momento si sono dovuti arrendere Daniele Nardi, Alex Txikon e Ali “Sapdara”. Hanno provato a salire in vetta stanotte, ancora col buio, ma il corridoio che avrebbero dovuto scalare è “scomparso”. E’ quanto dice l’alpinista basco: “Svolta inaspettata: ci è scomparso il corridoio che avremmo dovuto scalare. Abbiamo fatto una traversata troppo lunga e dal punto che abbiamo raggiunto non era possibile salire”. I tre sono tornati al C4 a a 7.200 m. Ovviamente nulla è perduto. Ci riproveranno domani”. Il tempo, per il momento tiene. Il problema pare essere proprio questo. Nel fine settimana era preannunciata una perturbazione. Ma i tre alpinisti – un italiano, un basco ed un pakistano – non demordono. Sentono che l’impresa è ormai a portata di mano.

 

Una spedizione rocambolesca questa invernale al Nanga Parbat. Nessuno avrebbe immaginato che i tre si sarebbero trovati insieme. Spedizioni diverse, storie diverse. Nardi è arrivato a gennaio sul Nanga Parbat con Tomek Manckiewicz ed Elisabeth Revol; poi è andata come andata col polacco e la francese che sono rientrati nelle rispettive patrie. Nardi ha perso per strada anche l’altro compagno di spedizione, Roberto Delle Monache, a causa di problemi fisici.

 

Txikon, invece, era partito per tentare l’invernale sul K2 insieme a Denis Urubko e Adam Bielecki; problemi burocratici (di lasciapassare) li hanno costretti ad abbandonare il tentativo di prima salita invernale sulla seconda vetta della Terra. Lo hanno annunciato nel giorno di Natale. Così Txikon ha riordinato le idee ed è ripartito. Destinazione Nanga Parbat. L’altro Ottomila ancora inviolato in inverno. Lì c’era Nardi che era praticamente rimasto solo Lì c’erano anche gli iraniani. Ebbene, hanno unito le forze. Nardi ha abbandonato il tentativo per lo sperone Mummery e tutti per la Kinshofer, la via normale. Gli iraniani, ad un certo punto, hanno detto basta e sono ridiscesi accompagnati dalla Polizia. Sì, perché il Governo pakistano, dopo la strage terroristica dello scorso anno, ha creato un corpo speciale di Polizia, la Polizia di alta quota, per salvaguardare la vita degli alpinisti.

Comunque, ora sono lì… loro tre – Nardi, Txikon e “Sapdara” al C4 a 7.200 metri… la vetta inviolata (in invernale) del Nanga Parbat è ancora alla loro portata!

 

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