Nuova via dei Ragni di Lecco sul massiccio della Bavella in Corsica

Il racconto dell’avventura in terra di Corsica in un video pubblicato dai Ragni di Lecco sul loro sito web

 

I Ragni di Lecco hanno aperto una nuova via in Corsica pubblicando anche un video dell’impresa diretto da Camilla Cerretti. “Access Interdit”, questo il nome della via aperta dal 20 al 29 maggio 2015 dai Ragni Giovanni Ongaro, Davide Spini e Maurizio Tasca. Non si conoscono ancora gradi e altri dettagli.

“Ci sono luoghi – scrivono sul loro sito – in cui la natura riesce a mantenere una bellezza selvaggia e primordiale, anche a pochi metri da una striscia di asfalto.

Ecco, il massiccio della Bavella in Corsica è uno di questi: una strada che sale all’omonimo passo, centinaia di pareti e altrettanti sentieri che si perdono, e ti fanno perdere, nell’impenetrabile macchia corsa. Il telefono non funziona quasi mai e gli ometti, che dovrebbero segnare la via, scompaiono e riappaiono in modo casuale, come se qualcuno avesse deciso di non farti trovare la tanto agognata roccia.

Sarà per qualche incomprensibile motivo, magari anche solo per la famosa birra alle castagne, ma tornare a perdersi nella macchia corsa è sempre un piacere! Certo, è un gioco un po’ sadico se vogliamo, condito qua e là da qualche “vaff.”, da qualche domanda esistenziale profonda e da qualche passaggio esposto, ma alla fine la gioia di scalare sul granito rosso ripaga di tutte la ragliate fatte.

Qualche anno fa l’esperienza di apertura in un “secret spot” magico e selvaggio, distante dal parcheggio otto ore di vagabondaggio con sacconi da trenta chili, fu come lanciare la moneta nella fontana di Trevi. Era solo questione di tempo e saremmo ritornati; disposti, nostro malgrado, a perderci di nuovo e ad accettare, ancora una volta, la umida legge del meteo “ballerino” primaverile.

 

Questa volta “i pizzini di Don Lionel” ci hanno indirizzato su una bella parete “zero sbattimento”: visibile dal parcheggio, circa mezzo chilomtero in linea d’aria e accessibile in poco più di un’ora… a patto di trovare il canale giusto, costeggiare la parete ed imbucare il giusto passaggio “speleo”. Insomma, roba da perderci una giornata!

E alla fine, dopo tante partite a scopa mentre fuori piove, proprio la mattina del “go big or go home”, la sublime visione di una macchina che brucia alle 5:30 del mattino ti ripaga della sveglia quasi-da-alpinistone e ti da la giusta carica per combattere con la vegetazione ed entrare dalla cengia per finire gli ultimi tiri.

Per i mitici gradi e  per la relazione toccherà aspettare una ripetizione, ma state pure tranquilli che non c’è da scomodare nessun “otto”! Per ora godetevi questo breve filmato…”

 

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