Polacchi arrivati al campo base K2

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Terminato il lungo viagigo di avvicinamento al K2. Il team polacco è giunto al campo base. “C’è vento. Raffiche”., le prime parole che arrivano dalla spedizione.  È stata una marcia lunga e faticosa, oltre 100 portatori che hanno avuto il compito di far giungere al cb materiale e attrezzature.

Ora inizia il lungo lavoro di acclimatamento e di attrezzare la via in vista del tentativo di raggiungere la vetta per la prima volta nella stagione invernale. Il periodo prefissato è interno l’ultimo decade di marzo.

Al campo base anche ci sarà una troupe di National Geographic per girare un programma sulla spedizione dei polacchi.

Il capo spedizione Krzysztof Wielicki lavorerà in montagna, lo ha detto egli stesso nei giorni scorsi ma non farà parte del gruppo che tenterà la vetta.

A me non importa chi arriva in cima. L’importante è che almeno uno dei polacchi lasci un’impronta lì e che torniamo a casa. Ciò che conta è il successo della squadra. Adam Bielecki ha una grande capacità, Janusz Golab grande esperienza e Denis Urubko entrambe queste caratteristiche e in più la velocità.

La strategia? Il piano è salire per la via Cesen e la cresta Abruzzi. Su sino al campo 4. E attendere la finestra di bel tempo. Incrociando le dita! Per avere successo, occorre un team ben acclimatato e almeno due giorni di bel tempo per tentare la vetta. Dal c4 partirà il team per la cima e una seconda squadra sarà  al campo 4 a sostenere gli altri durante la discesa e per aiutarli se dovesse essere necessario.

Della squadra fanno parte Adam Bielecki, Janusz Golab, Artur Malek. Dariusz Zaluski è uno dei fotografi più famosi e sarà della squadra. E poi Krzysztof Wranicz, Marek Chmielarski, Rafal Fronia, Marcin e Piotr Tomala Kaczkan. Tutti con esperienza in Himalaya. In un secondo momento si è aggiunto pure lui, Denis Urubko.

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