Raduno scialpinisti in Val Formazza per dire no all’eliski

L’evento è organizzato per il prossimo 29 marzo da alcuni appassionati di montagna in collaborazione con il Cai e le guide alpine

eliski

 

Si terrà il prossimo 29 marzo in Val Formazza un raduno di scialpinismo per dire no all’eliski. L’evento è organizzato da alcuni appassionati delle montagne dell’Ossola con l’appoggio della Sezione Cai Est Monterosa e con le guide Alpine Alberto Paleari e Marco Tosi.

«Sono cresciuto a Stresa e pur lavorando a Milano le montagne che più amo e frequento sono quelle dell’Ossola – sottolinea Marco Pech, uno degli organizzatori a La Stampa – e quindi, dopo essere stato in Valmalenco a un’analoga iniziativa contro l’eliski, ho pensato che anche qui nelle nostre bellissime valli si potesse far sentire la voce di chi ama la montagna per come è e come è sempre stata».

 

La pratica dell’eliski da queste parte trova terreno fertile grazie all’orografia del terreno, in quanto vi è ampia libertà di atterrare su ampie fette del territorio e vi sono minori limitazioni. «Il nostro vuole essere un raduno di liberi pensatori e scivolatori, una festa più che una protesta – aggiunge Pech – la mia personale critica non è di tipo moralista. Credo sia soprattutto una questione di eleganza, di stile: andare in montagna con l’elicottero è come andare al matrimonio della regina in ciabatte».

Il ritrovo è alle 8 a Valdo alla partenza della seggiovia del Sagersboden. L’itinerario: la strada del Vannino, il lago Sruer, il passo Ledendun o del Vannino e la discesa al rifugio Myriam per la firma del manifesto contro l’eliski.

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