San Bernardo utilizzati per foto coi turisti, scattano le denunce

Per la Protezione svizzera per gli animali le condizioni di detenzione e di lavoro dei cani sono contrari alla dignità degli animali

san bernardo

 

A Zermatt i cani San Bernardo sono utilizzati per foto con turisti. La Protezione svizzera degli animali (PSA) ha denunciato penalmente i proprietari di tali cani. Per l’associazione “le condizioni di detenzione e di lavoro dei cani sono contrari alla dignità degli animali”.

L’Associazione lo scorso mese di gennaio ha presentato denuncia al veterinario cantonale, ma le “misure decise da quest’ultimo sono minime”, afferma la PSA in un comunicato. L’organizzazione animalista ha osservato i cani sull’arco di dieci giorni a fine gennaio, sia nel luogo in cui sono custoditi che sul loro “posto di lavoro”. “Alcuni dei cani sono sistemati in condizioni miserabili, contrarie alle disposizioni della protezione degli animali”, afferma la PSA. “Lo spazio a loro disposizione è insufficiente, i locali non sono riscaldati e le condizioni di igiene pessime”.

 

L’associazione critica pure le condizioni di lavoro dei cani, che “devono rimanere immobili nella neve per diverse ore, anche quando i bambini si mettono a cavalcioni sulle loro schiene o quando i turisti vogliono farsi ritrarre con il viso collocato accanto al muso”, scrive l’organizzazione.

Il veterinario cantonale Jérôme Barras indica dal canto suo, stando a quanto riferisce il Corriere del Ticino, di aver svolto diversi controlli a inizio anno. Le prescrizioni di base della legislazione sugli animali sono rispettate e non sono stati rilevati maltrattamenti o insufficienze gravi, “anche se è possibile far meglio”. Il San Bernardo è il cane simbolo delle Alpi e della Svizzera in particolare.

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