Sbattere contro una roccia per poi risalirla e guardare il cielo

“Ho allungato le mani e ho provato l’istinto naturale di alzare gli occhi al cielo”

Mi ero dimenticata. Mi ignoravo ormai da troppo tempo, posando lo sguardo sottile ai miei piedi e non all’altezza dell’anima. Seguivo luci intermittenti… deboli, tanto da spegnersi col primo refolo di vento. Pensavo di essere trasparente, volevo esserlo, non volevo essere vista da nessuno. Al buio ho sbattuto contro la roccia provando un dolore intenso, pensavo di essere cieca, sorda e muta; poi ho allungato le mani e ho provato l’istinto naturale di alzare gli occhi al cielo, l’istinto di salire quella pietra e tendermi verso l’alto. Io e Te, due mondi paralleli, due percorsi che si incrociano al bivio del mio andare; si intersecano, fanno strada, mi guidano verso il tuo silenzio. Mai più dimenticata. Mai più ignorata.
(Dialoghi con la Natura, 08 novembre 2014).

Isabella Corti
i.corti@mountlive.com

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