Scopriamo il Gran Paradiso in bici

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Muoversi nell’area protetta del Parco Nazionale Gran Paradiso in sella a una bici è un’esperienza che arricchisce sotto molti punti di vista, perché l’immersione nell’ambiente naturale è unica. Pedalare fa bene alla salute e al morale, rispetta la natura, è perfetto per chi ricerca svago ma anche per chi si vuole impegno. L’essenziale è valutare i propri limiti, scegliendo con oculatezza il percorso adatto, portando le bici o affittandole al Parco: l’essenziale è pedalare!

Per questo motivo è disponibile sul sito ufficiale del Parco una sezione dedicata(www.pngp.it/itinerari-bici) in cui è possibile trovare una selezione di itinerari comprensivi di descrizione, tracciato gps e dei punti di appoggio: ecco alcuni dei 16 percorsi proposti dal PNGP.

FACILE Anello del lago di Ceresole

Un suggestivo percorso che costeggia tutto il lago, tra i riflessi delle acque e la gradevole ombra dei larici della sponda meridionale del lago. È adatto anche ai bambini, con possibilità di tappe gioco nelle aree attrezzate. Parte del percorso è su strada sterrata con un unico tratto in pendenza in prossimità della diga. Si può partire da Pian della Balma o dalla borgata Villa, dove è possibile noleggiare le biciclette.

Località partenza: Ceresole Reale Pian della Balma – 1.590 m slm. Località di arrivo: Ceresole Reale Pian della Balma – 1.590 m slm. Lunghezza: 9 Km. Periodo consigliato: aprile – novembre. Fondo: misto asfalto/sterrato. Bici: MTB.

MEDIO Da Campiglia Soana alla Grangia Barmaion

Un piacevole itinerario che risale il corso del Torrente Campiglia. Al ritorno, nei pressi dell’Alpe Azaria, dove in primavera si può assistere a una delle maggiori concentrazioni di camosci di tutto il parco, si può percorrere un sentiero parallelo che parte dalla Cappella del Sacro Cuore di Gesù e arriva nei pressi della Grangia Rondonero. Due tappe culturali: una all’Azaria, con l’oasi dedicata a Rigoni Stern, che si innamorò di questo pianoro, e una a Campiglia Soana con il Centro Visitatori “L’uomo e i coltivi”, dove si può approfondire il tema del ruolo dell’uomo nel suo rapporto con l’ambiente naturale.

Località di partenza: Valprato località Campiglia – 1.350 m slm. Località di arrivo: Grangia Barmaion – 1.650 m slm. Lunghezza: 4,2 Km. Periodo consigliato: maggio – ottobre. Fondo: 100% sterrato. Bici: MTB

IMPEGNATIVO La Valsavarenche

La più stretta e selvaggia delle valli valdostane: un vero lembo di autentica wilderness! In un ambiente incontaminato, la valle offre rete di ampie mulattiere in quota, l’eredità più preziosa del re cacciatore, Vittorio Emanuele II di Savoia, che, innamoratosi perdutamente dell’amenità di questi luoghi, costruì le case reali per la caccia di stambecchi e di camosci, dando vita alla Riserva Reale di Caccia che, nel tempo, avrebbe portato alla costituzione del Primo Parco Nazionale italiano.

Località partenza: Villeneuve – 760 m slm. Località di arrivo: Pont – Valsavarenche – 1.951 m slm. Lunghezza: 31 Km. Periodo consigliato: giugno – settembre. Fondo: 100% asfalto. Bici: da strada

MOLTO IMPEGNATIVO Il Colle del Nivolet

Il percorso è interamente asfaltato e adatto a cicloturisti allenati. É l’ascesa più ambita e frequentata del Gran Paradiso: i panorami che si godono lungo il percorso meritano tutto lo sforzo della salita per raggiungere la conca glaciale del lago Serrù e il Piano del Nivolet, dove i meandri della Dora formano la torbiera più alta d’Europa, con ambienti acquatici ideali per la rana temporaria e per molte specie di piante.

Località partenza: Ceresole Reale borgata Villa – 1.580 m slm. Località di arrivo: Piano del Nivolet – 2.610 m slm. Lunghezza: 16 Km. Periodo consigliato: giugno – settembre. Fondo: 100% asfalto. Bici: da strada.

fonte: loscarpone

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