Sondaggio Passi Dolomitici: i lettori Mount Live divisi tra libera circolazione e fasce orarie

Dopo un mese e mezzo ecco i risultati del sondaggio proposto da Mount Live sul tema del traffico sui Passi Dolomitici

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Traffico sui Passi Dolomitici, un problema che va avanti da tempo. Negli ultimi mesi l’andazzo pare abbia svegliato chi di dovere a cercare quantomeno di regolamentare, in un modo o nell’altro, il traffico in una zona d’Italia unica al mondo e Patrimonio dell’Unesco.

Da un po’ di mesi a questa parte il mondo della montagna ha fatto sentire la sua voce; Messner, Erri De Luca, Mauro Corona (solo per citarne alcuni) ed anche le associazioni alpinistiche del nord-est (CAI Veneto, CAI FVG, CAI Alto Adige, SAT, AVS) sono intervenute sull’argomento. Tutti con una proposta, una propria idea: traffico regolamentato a fasce orarie, pedaggio, ecc ecc. Lo scorso mese la notizia che dalla prossima estate partirà un progetto pilota sul Passo Sella: fasce orarie in determinati giorni della settimana. Non tutti hanno visto di buon occhio l’iniziativa, dai più considerata insufficiente.

Mount Live lo scorso 13 agosto ha avviato un sondaggio chiedendo ai suoi lettori cosa ne pensassero e quale secondo loro la via giusta da seguire per i Passi Dolomitici. Abbiamo chiesto se fossero favorevoli: 1,Chiusura a fasce orarie; 2, Pagamento di un pedaggio; 3, Libertà di circolazione; 4, Chiusura totale; 5, Altro.

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Bene dopo un mese e mezzo abbiamo le risposte.

Per i lettori di Mount Live i passi dolomitici devono restare aperti alla libera circolazione (32,5%), seguiti a ruota da chi pensa che il traffico debba essere regolamentato con chiusura a fasce orarie (29,5%). A seguire chi è radicale, e cioè chiede la chiusura totale dei passi alla circolazione (20,5%). In pochi credono, poi, che possa servire l’introduzione di un pedaggio (7,4%).

Tra i quesiti abbiamo inserito anche la voce “Altro” (scelto dal 5% dei votanti); bene, c’è chi ha avanzato l’istituzione di una servizio navetta e la libera circolazione solo a chi vi lavora o ai frontalieri, chi ha avanzato l’idea come deterrente di chiudere i rifugi e i ristori vari posti lungo le strade in quota e ai valichi, chi è per la chiusura ma sa che tale decisione apporterebbe problemi dal punto di vista turistico ed economico per il territorio.

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