Toiano, l’antico borgo sulle colline toscane con tre residenti e tre cani

Continua l’inchiesta di Mount Live tra i borghi disabitati del Belpaese. Tojano, nel comune di Palaia, a poca distanza da Pisa ha un castello e un ponte levatoio: è inserito dal Fai nella lista dei “luoghi del cuore da salvare”. Qualche anno fa si tenne un concorso fotografico organizzato dal fotografo milanese Oliviero Toscano

toiano

 

Quello che risalta agli occhi, passeggiando tra le vie deserte, le botteghe e le case abbandonate, del borgo di Toiano, nel comune di Palaia, a poca distanza da Pisa, nel cuore della Toscana, è la sua più completa silenziosità: l’antico borgo medievale della campagna pisana rientra nell’elenco dei paesini totalmente disabitati.

Ma rappresenta uno dei più caratteristici borghi, con quel che resta pure di un castello e di un ponte levatoio, tanto che è inserito dal Fai nella lista dei “luoghi del cuore da salvare”. Toiano è risaltata, tempo fa, agli onori della cronaca grazie ad un concorso fotografico organizzato dal fotografo milanese Oliviero Toscano. E’ considerato un luogo d’interesse altamente culturale: le sue origini risalgono all’alto medioevo. Sotto il dominio lucchese, passò poi sotto i pisani per poi subire l’egemonia fiorentina nel 1362. Due anni più tardi, il paesello fu distrutto dai fiorentini e riconsegnato ai pisani in seguito ad un accordo di pace tra Firenze e Pisa. Gli abitanti di Toiano ricostruirono il villaggio che, nel 1406, subì nuovamente il dominio dei fiorentini. Il paese è quindi, oggi, completamente disabitato pur essendo situato in una zona di grande interesse paesaggistico, tra l’area  palaiese e quella volterrana: è infatti adagiato su un poggio di tufo arenario, circondato da balze volterrane uniche al mondo. Gli speroni di tufo di 40-50 metri sono chiamati calanchi Assieme a case e botteghe vi è una chiesa risalente all’undicesimo secolo dedicata a San Giovanni Battista.

 

Il borgo vide il suo pieno splendore soprattutto nell’ottocento quando si contavano circa cinquecento abitanti. Lo spopolamento, ovviamente dovuto al trasferimento quasi di massa verso città più grandi e confortevoli, avviene negli anni sessanta. Nel borgo vi è un’unica strada, lunga una cinquantina di metri, definita “via del castello”. Alle porte del borgo, il cimitero in cui si dice alberghino gli spiritelli, unici testimoni della bellezza di questa località. O quasi. Eh sì perché ha dell’incredibile la presenza di un uomo, un certo Giovanni Cerasoli, quarantenne toscano di professione sommozzatore che ha deciso di vivere proprio a Toiano. Fortuna ha voluto che non rimanesse completamente in solitudine perché il paesello è abitato anche da due donne, Rosita e Rosalia (restauratrice, la prima, aiuto cuoca l’altra). Rosita Vigliani ha ristrutturato casa ed a Toiano confessa di vivere benissimo in compagnia dei suoi due cani fedeli, un doberman ed un rotweiller, a guardia e di un cagnetto di taglia più piccola ancor più “feroce”.

 

Grazie poi ad un’iniziativa di Caterina Mascagni che ha lanciato su facebook l’iniziativa “ “Portiamo  il Natale a Toiano”, il borgo, durante le feste natalizie dello scorso anno, ha visto  la presenza di curiosi visitatori che hanno addobbato con palline e festoni le transenne che bloccano zone pericolanti: 30 “anime” per 30 palline che si son chiesti perché questo magnifico borgo sta morendo. Risponde l’assessore alla cultura di Palaia che si sta mobilitando perché Toiano rinasca. Intanto le tre donne in questione continuano a battersi perché qualche imprenditore possa interessarsi alla faccenda.

 

Silvia De Cristofaro

 

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