Trovato uomo morto a Passo Tre Croci

L’umo è stato visto accasciato a terra tra i mughi da alcuni escursionisti. Altro intervento per un escursionista morso da vipera

soccorso alpino

 

Questa mattina attorno alle 8.30 alcune persone di passaggio sul sentiero numero 110, a una trentina di metri di distanza dal Passo Tre Croci, hanno visto un uomo riverso a terra tra i mughi poco sotto di loro e hanno immediatamente contattato il 118. L’elicottero di Verona emergenza, decollato poco dopo, ha raggiunto il Rifugio Battisti dove ha lasciato l’infermiere per poi raggiungere il posto indicato e sbarcare tecnico del Soccorso alpino e medico, che ha potuto solamente constatare il decesso dell’escursionista, G.C.S., 64 anni, di Isola Vicentina (VI), probabilmente dovuto a un malore. Una volta constatato il decesso e ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata ricomposta e imbarellata, per essere recuperata con un verricello di 10 metri. Trasportata al Rifugio, è stata infine affidata a una squadra del Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno, arrivata in supporto alle operazioni. Sul posto anche i carabinieri.

Passato da poco mezzogiorno e mezza, il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Asiago per intervenire in supporto all’elicottero di Trento in località Bivio Italia, a circa 1.900 metri di quota, per un uomo in mountain bike morso da una vipera. L’eliambulanza ha poi recuperato autonomamente la persona per trasportarla all’ospedale di Trento e la squadra è rientrata.

Questa mattina 35 persone hanno preso parte a un addestramento di ricerca, localizzato tra il Rifugio Posa Puner e Casera Salvedella, nel comune di Mel, non distante da Cordellon, dove il 6 febbraio venne ritrovata parcheggiata l’auto di Giovanni Lavina, 55 anni, di Tambre, uscito di casa il giorno precedente senza più dare notizie di sé. Le sue ricerche si sono protratte a lungo nei giorni successivi senza purtroppo riuscire a far luce sulla sua scomparsa. Oggi il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi ha deciso, di concerto con gli altri enti impegnati, di fissare appositamente in quei luoghi un’esercitazione, verificando nuove zone e stabilendo il campo base al Rifugio Posa Puner, presente il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino . Nulla di nuovo è emerso dalla ricerca, partita alle 7 e conclusasi con il rientro delle squadre verso le 14.30. È stato ritrovato uno scarponcino non riconosciuto però dai familiari dell’uomo scomparso. Hanno preso parte all’addestramento le stazioni del Soccorso alpino di Prealpi Trevigiane, Belluno, Pedemontana del Grappa, Feltre, Alpago, con 2 unità cinofile, la Guardia di finanza di Cortina, con 2 unità cinofile, la Protezione civile con altre 2 unità cinofile, Corpo forestale dello Stato e carabinieri. La famiglia Lavina ringrazia di cuore quanti hanno partecipato alla ricerca del loro congiunto.

 

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