Val Senales: 2 morti. Anziano precipita a Campo de’ Boi. Cornolade, scivola in canalone

Un’altra domenica tragica sull’arco alpino in quest’inverno 2015. Cinque i morti e diversi i feriti per valanga e incidenti

valanga

 

Altra tragica domenica sulle montagne italiane. Le Alpi, in particolare, sono state scenario di tre distinte tragedie. Oltre alla valanga nel Cadore, di cui diciamo in altro articolo, due escursionisti hanno perso la vita in val Senales su un sentiero nei pressi del lago di Vernago. I due turisti probabilmente sono precipitati.
Un escursionista lecchese di 71 anni è morto dopo essere caduto in montagna, in località Campo de’ Boi, sopra Lecco. Sarebbe scivolato dal sentiero e avrebbe compiuto un volo di una quindicina di metri.
Un uomo è morto e una giovane è rimasta ferita in un incidente a Cornolade, nel comune di Ponte nelle Alpi in provincia di Belluno. I due stavano facendo una escursione in una zona particolarmente impervia della montagna che fiancheggia il torrente Valmaggiore, utilizzata spesso dagli amanti del canyoning per la presenza di una forra profonda. I due sono scivolati lungo il canalone. L’uomo è morto all’istante mentre la giovane è stata trasportata all’ospedale di Belluno.

 

In mattinata, come si diceva, una valanga si è staccata nel Cadore, in val Fonda. Stando alle prime ricostruzioni dei fatti quattro scialpinisti (uno è rimasto illeso) stavano percorrendo la Val Fonda verso Forcella del Cristallino sul Monte Cristallo. All’improvviso si è staccata la valanga che ha travolto i tre. Lo sciatore illeso, il suono nome Maurizio Bergamo, ha immediatamente allertato i soccorsi, erano circa le 9. Così sono iniziate le ricerca tramite Artva. Due di loro sono stati individuati, erano sotto un metro di neve e uno aveva azionato l’airbag. Poco dopo è stato estratto anche il terzo sciatore. Ma nulla da fare. Tiziano Favero, 44 anni, di Valle di Cadore, era morto. Gli altri due, Daniele Costan Zovi (29 anni di Calalzo di Cadore) e Mirco De Col (36 anni di Perarolo di Cadore), sono stati subito soccorsi, imbarellati e trasportati ai due ospedali di Treviso e Trento.

Entrambi i ragazzi ricoverati in gravissime condizioni fanno parte del Soccorso alpino del Centro Cadore. Anche Bergamo fa parte del soccorso alpino del Centro Cadore, di cui è capogruppo.

“L’intera Delegazione del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi si stringe alle famiglie e ai compagni, unendosi nella forte speranza della loro ripresa” si legge nella nota del soccorso alpino.

Un Commento

  1. Dal mese di novembre 2014 fino ad oggi in montagna si contano 50 morti tra i quali due minorenni. Nessuno fa’ niente per porre fine a questa strage!! Paolo De Luca Maestro di Sci e Accompagnatore di media Montagna Pietracamela ( Te ).

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