Week-end nero sull’arco alpino

A perdere la vita due alpinisti sulla parete nord del Monte Disgrazia, uno skyrunner alla Maratona del Cielo e un Golden Retriever precipitato in un canalone

soccorso alpino

Tragedia oggi sul monte Disgrazia. Due escursionisti sono precipitati sulla via normale. Trattasi di due bergamaschi – R.R. di 37 anni e N.F. di 34. I due alpinisti facevano parte di un gruppo di quattro persone. Il gruppo stava scendendo in cordata sulla parete norde all’improvviso qualcosa è andata male ed è accaduto l’irreparabile.

Altro incidente mortale alla Maratone del Cielo. Durante la gsra la morte di uno skyrunner, Angelo Mazzelli, classe 1964, a causa di una caduta nella discesa verso Passo Sellero.

Su richiesta del proprietario, oggi verso mezzogiorno il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è intervenuto in Val Scura, dove ieri mattina, non distante da Malga Camparona, Olaf, un golden retriever di poco più di un anno, per inseguire una traccia o un selvatico era scappato dal prato su cui era in passeggiata col padrone, scomparendo tra gli alberi della zona boscata confinante. Il proprietario, residente ad Alano di Piave (BL), aveva subito iniziato a cercarlo e dopo essersi inoltrato nel bosco, si era trovato venti metri più avanti di fronte a ripidi canaloni. Aveva tentato di scendere in due di essi, assicurandosi con una corda, convinto il proprio cane avesse preso quella direzione, ma il rischio elevato lo aveva fatto desistere, chiedere aiuto, per tornare questa mattina. Dopo aver attrezzato le doppie, i soccorritori si sono calati lungo i salti verticali dei due canali fino alla base, un’ottantina di metri più sotto, senza però rinvenire traccia di Olaf. Risaliti, hanno voluto tentare la verifica di un terzo canale, più ripido e della medesima lunghezza, e purtroppo in fondo hanno trovato il cane senza vita, che hanno recuperato e riportato al suo padrone. Dopo Alaska, l’husky precipitata dal sentiero delle Meatte il 26 giugno scorso, questo è il secondo caso di cane rinvenuto morto in una settimana. Dall’inizio dell’anno la sola Stazione della Pedemontana del Grappa è intervenuta 4 volte per aiutare i proprietari a cercare di riprendere cani allontanatisi inseguendo animali. Una riflessione e un consiglio sono quindi necessari. Non tenere al guinzaglio il proprio cane quando ci si muove in montagna, specie in quota dove la presenza di animali selvatici è maggiore o in luoghi esposti, può mettere a rischio la sua incolumità, come talvolta quella dei proprietari stessi nel tentativo di andarlo a recuperare qualora scappi. Soprattutto se giovani o appartenenti a razze dal forte istinto predatorio, tenderanno a rincorrere odori e animali, finendo per mettersi nei guai. Spesso con il lieto fine, a volte purtroppo no. Meglio ricordarlo, anche se ci fa un immenso piacere vederli muovere in libertà, e farli camminare legati, quando non si è completamente sicuri della loro obbedienza.

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