Annapurna, ritrovati i due sherpa morti nella valanga

Annapurna: gli sherpa hanno localizzato i corpi di Rima Sherpa e Ngima Tashi Sherpa, morti in una valanga martedì scorso. Hanno trovato i corpi grazie a un riflettore Recco nei loro vestiti. Intanto un altro gruppo spera di lanciare una nuova spinta al vertice non appena il tempo migliorerà; si tratta della squadra di SST, le altre agenzie stanno smantellando i campi.
Annapurna ritrovati i cordi dei due sherpa
Gli scalatori erano leggermente al di sopra del campo 2 quando la valanga li ha colpiti. Si sospettava che la neve avesse portato le vittime all’interno di un crepaccio. Ieri, un gruppo di Sherpa che li cercava ha trovato un segnale emesso da un riflettore Recco. Dispositivo, d’altronde, reso obbligatorio per gli scalatori dell’Everest l’anno scorso.
Non è chiaro desso se i loro resti saranno recuperati.
Un po’ di dati
In questa stagione, il Dipartimento del Turismo del Nepal ha concesso un record di 66 permessi per Annapurna. Il record precedente per i vertici era di 67 nel 2022, ma questo includeva sia gli stranieri che gli scalatori locali. Quell’anno, quasi tutti raggiunsero la vetta in un’enorme spinta singola.
Solo gli stranieri hanno bisogno di permessi in Nepal. Se questo secondo gruppo avrà successo, il numero record di vertici sarà probabilmente battuto.
Cesar Rosales (Cai Biella) in vetta
Intanto la scorsa settimana Cesar Rosales (Cai Biella) era in vetta all’Annapurna senza l’ausilio di ossigeno supplementare. L’alpinista peruviano, appartenente al progetto Limit Project X Annapurna del Cai Biella e membro dello stesso sodalizio, è arrivato in vetta mentre Gian Luca Cavalli si trovava su un elicottero diretto a Kathmandu dopo essere stato colpito da una valanga poco sotto il Campo III. Cavalli sta bene, ha riportato una frattura alla falange del pollice sinistro ed è stato ingessato…
LEGGI ANCHE Cesar Rosales del Cai Biella in vetta all’Annapurna