Aperte le porte della Casa della Montagna di Amatrice

“Per l’affetto, la vicinanza e la solidarietà che tutti voi ci avete dato, questa può essere considerata la casa degli italiani, come Amatrice è la città degli italiani. Avete contribuito in modo determinante a sostenere la popolazione di questo territorio e la sua rinascita. La Casa della Montagna sarà una struttura fondamentale per la valorizzazione della bellezza delle nostre montagne, che forse è l’unica ricchezza che ci è rimasta”.

Con queste parole il sindaco di Amatrice Antonio Fontanella ha aperto ieri la cerimonia di inaugurazione della Casa della Montagna di Amatrice, voluta da Club alpino italiano e Anpas come contributo alla ripresa sociale dopo il terremoto. Presenti autorità civili, religiose e militari, oltre a centinaia di persone, tra volontari delle due associazioni e abitanti della località ai piedi dei Monti della Laga. Fontanella ha portato anche i saluti del Governatore del Lazio Nicola Zingaretti.

Il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti ha ripercorso l’iter che ha portato alla realizzazione dell’edificio, dall’ideazione all’indomani delle terribili scosse dell’agosto 2016 fino alla costruzione iniziata a dicembre 2018, resa possibile grazie alle risorse reperite con le apposite sottoscrizioni aperte dalle due associazioni.

“Oggi è il coronamento di un cammino lungo il quale abbiamo avuto la fortuna di incontrare Anpas. La Casa della Montagna è il punto di inizio di una ricostruzione, di un qualcosa che possa essere vitale per questi luoghi martoriati”, ha affermato Torti. “Abbiamo dato vita a un edificio efficiente ed ecologico, qualcosa che deve essere d’esempio. Il Comune ci ha permesso di costruire in un’area bellissima, proprio nel centro di Amatrice. Dal canto suo, il CAI si impegnerà per portare sempre appassionati sui sentieri amatriciani, persone rispettose del territorio e interessate a conoscerlo. La giornata di oggi vuole essere l’inizio di un percorso per far conoscere e valorizzare luoghi che devono continuare a vivere in modo intenso”.

Dal canto suo, il Presidente di Anpas Fabrizio Pregliasco ha evidenziato l’impegno dei suoi volontari

“a essere vicino alle popolazioni anche dopo le emergenze. In quest’occasione siamo insieme al CAI nel nome della solidarietà e della vicinanza: durante l’emergenza i nostri volontari hanno contribuito alla rinascita della vita in questi luoghi, e vogliamo continuare a farlo anche ora”.

Dopo il taglio del nastro i presenti hanno potuto visitare la Casa, ammirando le fotografie della mostra dedicata al grande alpinista Riccardo Cassin (portata ad Amatrice grazie all’impegno dell’omonima Fondazione, della Sezione CAI e del Comune di Lecco, i cui più alti rappresentanti erano oggi presenti, a partire dal sindaco Virginio Brivio) e la carta dei sentieri di Monti della Laga riportata sui pavimenti grazie al contributo di Montura. Infine i più piccoli hanno provato le pareti della palestra di arrampicata indoor realizzata grazie al contributo di Itas Assicurazioni.

L’INTERVISTA AL PRESIDENTE CAI LAZIO

Ora la Casa della Montagna sarà donata al Comune di Amatrice, che stipulerà un’apposita convenzione con il CAI locale, che provvederà a gestire la struttura.

Sono intervenuti, tra gli altri, i rappresentanti del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, del CAI nazionale, regionale e amatriciano, con il Vicepresidente generale Antonio Montani, il direttore Andreina Maggiore, il presidente del CAI Lazio Amedeo Parente e il suo omologo della Sezione di Amatrice Franco Tanzi.
La cerimonia si è aperta con l’esibizione del Coro CAI Rieti.

Club alpino italiano

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