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Arrampicata e Covid, petizione online: “Riaprite le palestre”

I promotori hanno inviato una lettera aperta ai ministri Speranza e Spadafora nella quale spiegano le loro motivazioni

Petizione online per chiedere la riapertura delle palestre di arrampicata. I promotori hanno inviato una lettera aperta al Senato della Repubblica, ai ministri Roberto Speranza e Vincenzo Spadafora.

Le loro motivazioni delucidate nella petizione su change.org alla quale hanno sinora firmato oltre 5.500 persone.

I Promotori Le palestre di arrampicata si differenziano totalmente dallo stereotipo di “palestra”, godono di superfici molto grandi, dai 12 e i 20 metri di altezza e con spazi a terra molto generosi (tra i 1000 e i 5000 mq).
L’attività dell’arrampicata è caratterizzata per sua natura proprio dalla distanza interpersonale la quale è sempre capillarmente controllata e regolamentata dal personale presente in sala, ai fini della sicurezza di tutti gli utenti.
L’arrampicata non è uno sport di contatto e non è uno sport di gruppo. Per sua natura è caratterizzata dalla distanza interpersonale, mai inferiore a due metri durante tutte le fasi dell’azione.
Il materiale utilizzato per la sua pratica (corde, imbracatura, ecc.) è personale e mai comune.
Gli unici strumenti comuni, le prese intercambiabili, vengono continuamente igienizzati dalla magnesite liquida con concentrazione alcolica superiore al 70% che i praticanti applicano sulle mani prima di ogni performance.
La magnesite presente su superfici plastiche, come risulta anche dallo studio della università di De Montfort University di Leicester (Uk) e dalla University of Colorado (Usa), disattiva l’infettività del SARS-CoV2 per più del 99%.
Nei pochi mesi di apertura del 2020 sono stati predisposti e rispettati rigorosamente i protocolli federali, approvati da CTS, che comprendono il tracciamento personale, il non utilizzo di spogliatoi e docce, gli ingressi contingentati, la disinfezione frequente degli ambienti, la separazione dei flussi di persone in entrata ed uscita.
In Italia non si ha notizia di alcun focolaio Covid partito e sviluppato in una palestra di arrampicata. Eppure siamo ancora chiusi e i ristori predisposti dal governo non arrivano neanche lontanamente a coprire le spese fisse e sono ridicoli se confrontati alle misure analoghe predisposte ad esempio in Inghilterra e Germania.
Negli Stati Uniti, una coalizione di palestre, supportata da un’equipe formata da medici e virologi, ha fatto un lavoro esemplare (https://www.wiccoalition.org/ riuscendo ad ottenere la riapertura delle palestre di arrampicata Lunedì scorso 11 Gennaio.

QUI La lettera aperta integrale…

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