Artva obbligatoria in Abruzzo?

Richiesta apertura di un Tavolo di lavoro allargato sulla sicurezza in montagna dopo la tragedia del Velino

All’indomani della tragedia della Valle Majelama (sul massiccio del Velino) in Abruzzo si vuol correre ai ripari. La politica intende mettere in pirmo piano la cultura della sicurezza.

A scendere in campo è l’assessore regionale alle Aree interne, Guido Liris, che chiede l’apertura di un Tavolo di lavoro allargato.

Guido Liris É mia intenzione costituire un tavolo di lavoro con Soccorso Alpino CNSAS, Club Alpino Italiano CAI, Guide Alpine, Esercito, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Protezione Civile Regionale e tutti gli esperti del settore per valutare insieme la possibilità di rendere obbligatoria in Abruzzo, così come lo è in altre regioni italiane di montagna (Valle d’Aosta, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia) l’apparecchio ARTVA, una ricetrasmittente in grado di emettere e ricevere onde radio, per permettere a chi è rimasto travolto da #valanghe di segnalare la propria posizione, ed, ai soccorritori, di trovarlo nel minor tempo possibile.
Il tavolo di lavoro dovrà avere come obbiettivo quello di formulare una legge ad hoc per la #sicurezza in #montagna che abbia come priorità, senza disincentivare il crescente desiderio dell’alta quota, quella di stimolare la cultura della sicurezza tramite un processo di formazione-informazione, addirittura pensando a corsi all’interno delle scuole.
La recente esperienza di Forme (Massa d’Albe) deve essere da stimolo di riflessione soprattutto per mantenere unito quel tavolo di lavoro che ha trovato proprio in Abruzzo un unicum nazionale di operatività e sinergia fra i vari corpi di soccorso.
L’obiettivo è quello di far diventare la regione Abruzzo pioniera nel settore, e formulare una legge all’avanguardia che abbia come fondamenta sicurezza e consapevolezza.
La proposta di obbligatorietà del kit (artva, pala e sonda), per alcune discipline di alta montagna, deve essere assolutamente accompagnato da un percorso di formazione per le persone che intendono affrontare queste discipline.
Il tavolo dovrà essere in grado di valutare altre proposte, come la possibilità di istituire un ticket per il pagamento di prestazioni di soccorso, specie se si rilevassero responsabilità oggettive.
Dovrà essere prodotta una legge di amore e rispetto per la montagna, che promuova la frequentazione in sicurezza.

 

 

 

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