Brooke Raboutou è la prima donna su un 9b+ con Excalibur ad Arco
Impresa della climber statunitense salendo la via aperta nel 2023 da Stefano Ghisolfi

Brooke Raboutou scala ad Arco Excalibur (9b+) e diventa così la prima donna su una via di questa difficoltà. La 26enne climber del Colorado – medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi – è raggiante per il risultato conseguito e ha così commentato l’impresa sui suoi canali social.
Cara Excalibur, grazie per le lezioni. Fin dall’inizio, sono stato attratta da te, qualcosa della tua intensità incredibile. Il nostro rapporto ondeggiava nel tempo. In alcuni giorni vi era un’armonia senza sforzo; in altri combattevamo, le nostre voci si sono alzate. Tuttavia mi hai spinto come nessuno prima. Mi hai costretto ad affrontare le mie paure, a distaccarmi dalle aspettative e ad alimentare ogni briciolo di fiducia. Mi hai insegnato a discutere con il dubbio. Hai chiesto tutto, ma in cambio mi hai dato ancora di più.
A tutti coloro che mi hanno sostenuto in questo grande obiettivo, dico grazie. Sono infinitamente grata per la mia gente, e per le connessioni che questa scalata ha portato nella mia vita. Significa più di quanto possa dire.
L’impresa di Brooke Raboutou
Brooke ha fatto davvero la storia. Per l’arrampicata, per l’ambiente femminile della disciplina. Excalibur fu liberata da Stefano Ghisolfi e poi ripetuta da Will Bosi (ne ha confermato il grado). Basti pensare che ha rinunciato a questa via anche Adam Ondra.
Facendo un excursus a livello di gradi, il primo 9a femminile risale al 2002 ad opera di Josune Bereziartu (Bain de sang); il primo 9a+ femminile nel 2017 con Margo Hayes su La Rambla, poi nello stesso anno Angy Eiter sale La planta de Shiva, primo 9b femminile. Poi arriva Laura Rogora che nel 2021 ripete Erebor, ovvero 9b/+. Ora con la Raboutou è arrivato il 9b+… quando e chi per il primo 9c?
Ghisolfi – ma non solo lui, tutta la comunità climber a livello mondiale – si è complimentato subito con la climber americana.
È stato fantastico seguire i vostri progressi, complimenti per la salita storica ma, soprattutto, per la determinazione e la dedizione.
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