Cammini Aperti 2025 nel segno del Giubileo

Torna Cammini Aperti, edizione 2025. Il grande successo dell’iniziativa di valorizzazione dei cammini che ha coinvolto tutto il territorio italiano nel 2024, diventando il più grande evento nazionale dedicato ai cammini italiani, ha aperto la strada a una nuova esperienza con al centro del progetto i cammini in Emilia Romagna, Lazio, Marche, Toscana e Umbria. In programma il 10 e 11 maggio coni per tutti, brevi e con la presenza di guide qualificate.
Cammini Aperti 2025: l’anno del Giubileo
Il focus di quest’anno è sul Giubileo 2025, con un attento sguardo rivolto ai centenari francescani del 2026. I cammini al centro del progetto, come prospettato da Camminiditalia.org, sono:
Vie e Cammini di Francesco: attraversano le regioni Emilia-Romagna, Lazio, Toscana e Umbria, disegnando complessivamente una rete di centinaia di chilometri, disseminati di antichi borghi, significativi luoghi di culto e incantevoli scorci naturalistici pieni di incanto. Punti chiave dei percorsi, i luoghi simbolo di San Francesco, Santo Patrono d’Italia, con una suggestiva combinazione tra centri molto noti, come Firenze, Rimini, Roma e Assisi, e località particolarmente significative per la vita del Poverello, quali, per esempio, la Valle Santa di Rieti; La Verna, in provincia di Arezzo; l’umbra Valnerina o Balze, piccolo villaggio romagnolo ai piedi del Monte Fumaiolo.
Vie e Cammini Lauretani: sono un cammino di antichissima tradizione mariana che unirà simbolicamente il Santuario della Santa Casa di Maria di Loreto nelle Marche, la Basilica di San Francesco ad Assisi in Umbria e la Basilica di San Pietro a Roma, attraversando borghi e città di forte valore spirituale come Macerata, Recanati, Camerino, Tolentino, Spoleto, Foligno, Civita Castellana e Narni. Se il pellegrinaggio storico si orienta verso Roma, lungo la direttrice centro-meridionale, gli eventi di Cammini Aperti si svolgeranno invece lungo la direttrice nord-occidentale, che collega Marche, Umbria e Toscana in direzione di Siena, fino all’incontro con la Via Francigena. Cammineremo dunque su un asse che evidenzia il legame tra il culto mariano e i paesaggi dell’Italia centrale, valorizzando tratti meno noti ma ricchi di suggestione spirituale, naturalistica e culturale.
Cammino di San Benedetto: è incentrato sui territori legati alla vita del Santo, fondatore del monachesimo occidentale e Patrono d’Europa: si sviluppa tra l’Umbria e il Lazio, attraversando i monti Sibillini, la valle dell’Aniene e la valle del Liri. Il percorso copre circa 300 chilometri, toccando abbazie dalla forte spiritualità, borghi medievali nascosti e i tre punti chiave del movimento: Norcia, Subiaco e Montecassino.