Cazzanelli dopo incidente su Kimshung: “Nulla di rotto, ora torno a casa”

Francois Cazzanelli ed Emrik Favre. Nepal, settembre 2016 Foto da facebook (https://www.facebook.com/francoiscazzanelli/)

foto: ansa

Per fortuna niente di grave, e nessuna conseguenza per Cazzanelli a seguito dell’incidente avvenuto l’altro giorno sul Kimshung.

“Non ho nulla di rotto, solo un osso scheggiato. Adesso aspetto news dai dottori per poter rientrare a casa il prima possibile”. Lo scrive su facebook Francois Cazzanelli, alpinista ventiseienne del Centro sportivo esercito di Courmayeur, ferito da una scarica di pietre mentre tentava di raggiungere il Kimshung (6.781 mt), cima inviolata del Nepal. “Ieri stavamo salendo per un nuovo tentativo sul Kimshung. Alle 5.30 circa, verso i 6000 mt di quota, un grosso sasso mi ha colpito sul braccio destro”, ricorda.

cazzanelli

“Fortunatamente, grazie all’aiuto” del trentino Giampaolo Corona, compagno di spedizione, “siamo riusciti a scendere abbastanza agevolmente i 700 mt di parete percorsi e rientrare alla tenda (5.300 mt). Qui, verso le 9, un elicottero mi ha trasportato a Kathmandu. In ospedale – spiega – mi hanno subito operato per ricostruire il muscolo del bicipite e saturare alcune vene”. “Ci terrei a ringraziare in maniera particolare il mio socio Giampaolo Corona, senza di lui non so come sarebbe finita”.

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