Cesar Rosales del Cai Biella in vetta all’Annapurna

Il capo spedizione Gian Luca Cavalli ha dovuto abbandonare dopo essere stato travolto da una valanga sotto C3

Cesar Rosales (Cai Biella) in vetta all’Annapurna senza l’ausilio di ossigeno supplementare.

Il Cai Biella e il progetto Annapurna

L’alpinista peruviano, appartenente al progetto Limit Project X Annapurna del Cai Biella e membro dello stesso sodalizio, è arrivato in vetta mentre Gian Luca Cavalli si trovava su un elicottero diretto a Kathmandu dopo essere stato colpito da una valanga poco sotto il Campo III. Cavalli sta bene, è stato dimesso dall’ospedale, ha riportato una frattura alla falange del pollice sinistro ed è stato ingessato.

Il peruviano ha portato a termine la missione venerdì, alle 9,30 ora locale. Si tratta della prima salita della stagione dell’Annapurna. Secondo Mingma G di Imagine Nepal, anche i membri nepalesi del team Dipan Gurung, Phinjo Dorjee Sherpa e il cinese Zhao YiYi hanno raggiunto la vetta

Cesar, guida andina, formatosi alpinisticamente con la guida alpina biellese Enrico Rosso nell’ambito dei progetti di cooperazione internazionale Mato Grosso, dopo la Cordillera Huayhuash nel 2023 e Karakorum nel 2024, è alla sua terza spedizione con il CAI Biella. Ha scalato, tra gli altri, Alpamayo, Huascaran, Aconcagua, Nanga Parbat, Broad Peak.

Della spedizione faceva parte anche il medico Donatella Barbera. Che nei giorni scorsi ha soccorso Vadim Druelle che era precipitato in un crepaccio per 35 metri e tratto in salvo da alcuni sherpa presenti sul posto (ha riportato il congelamento a una mano).
Il team ora farà visita al villaggio di Waku per un progetto di solidarietà.

L’intento della spedizione italiana era di aprire una nuova via sull’Annapurna. Alla fine pare abbiano scelto la via normale. L’obiettivo era di completare il sogno di Guido Machetto. Aprire una nuova via sullo sperone Nord-Ovest. La decisione pare sia stata presa proprio a causa delle abbondanti nevicate e del pericolo valanghe sulla montagna.

In ricordo di Guido Machetto

La spedizione nel ricordo proprio di Guido Machetto. Che tentò lo sperone nord-ovest dell’Annapurna nel 1973. Quella sfortunata spedizione, composta da 11 membri, seguì la via francese originale del 1950 fino al Campo 2 e poi iniziò su un nuovo terreno sullo Sperone. La tragedia fu causata da una valanga che seppellì al campo 2 due scalatori che erano lì in quel momento. Il resto del team, che si trovava al campo base, annullò il tentativo. Machetto era a capo della spedizione promossa dal Cai di Busto Arsizio. A perdere la vita sull’Ottomila furono Miller Rava e Leo Cerruti. Guido Machetto morì tre anni dopo, a 39 anni, nel luglio del 1976, per una banale caduta sulla Tour Rond (Monte Bianco).

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