Christophe Profit toglie di nuovo corde e ancoraggi sul Monte Bianco
Christophe Profit l’ha rifatto, ha strappato pali e corde fisse sulla Normale francese al Monte Bianco. Via attrezzata nella parte alta pochi anni fa per rendere più facile la progressione su un itinerario molto frequentato.
Christophe Profit (15 febbraio 1961) è un alpinista e guida alpina francese. È uno dei più forti alpinisti francesi degli anni ’80. È famoso soprattutto per il concatenamento delle tre grandi pareti nord delle Alpi, Grandes Jorasses, Eiger e Cervino, effettuato per la prima volta nell’arco di 24 ore il 25 luglio 1985 e per la prima volta in invernale il 12 e 13 marzo 1987, in 40 ore e 54 minuti. Ha inoltre aperto una nuova via sul K2 insieme a Pierre Béghin lungo lo spigolo nord-ovest.
Christophe Profit, come nel 2022
Come dicevamo, non è la prima volta. Nel 2022 Profit si rese protagonista di un gesto analogo. Disse che tali allestimenti fossero superflui se non negativi perché indurrebbero anche chi non ha le necessarie competenze a spingersi oltre. Il suo timore, poi, è che il Monte Bianco possa diventare come l’Everest, con clienti in coda per coronare un sogno sempre meno alpinistico. E sul gesto di Profit in questi ultimi anni si è aperto un acceso dibattito. Fautori e contrari di nuove forme di alpinismo.
Nel 2022 Profit venne multato. Allora tolse diversi ancoraggi metallici. Il sindaco di Chamonix lo denunciò per furto, e Profit fu condannato al pagamento di una multa di 600 euro per il materiale asportato in territorio francese. In Italia non ci furono iniziative in merito.
I fatti risalgono alla torrida estate di due anni fa, la salita al Tetto d’Europa per la via normale francese non era sicura, anzi poi intervennero anche Guide e autorità a sconsigliare la salita. La via fu stata attrezzata in alcuni punti (in particolare lungo la Cresta delle Bosses) dalle Guide di Saint-Gervais con alcuni pali da neve per agevolare agli alpinisti i passaggi più esposti.
Christophe Profit quei pali li rimosse. Aveva individuato anche un passaggio alternativo sul versante nord che aggiravano i crepacci.
Vediamo cosa succederà ora…
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Ha tutta la mia solidarietà! E per quanto mi riguarda toglierei anche le funivie e il trenino dal Bianco, e pure i cosiddetti ” rifugi” , che tali erano quando servivano allo scopo oggi vi si accede solo su prenotazione, e per ultimo manderei in ferie il soccorso alpino . Vi garantisco che le scene pietose e ridicole alle quali si assiste sempre di più scomparirebbero.
Ma visto che tutto ciò non si può fare….. Semplicemente me ne starò lontano dalla calca, è ancora abbastanza grande il mondo.
Bravo Profit