Come sarebbe l’Antartide senza ghiaccio?

La mappa Bedmap3 ci dice tanto sull'Antartide. 60 anni di studio, la pubblicazione su Nature...

Come sarebbe l’Antartide senza ghiaccio? A dircelo – ma non solo questo – è Bedmap3, la nuova mappa ad alta risoluzione che ci dice la superficie e la topografia dell’Antartide sotto la sua coltre dei ghiacciai.
Cosa ci dice la ricerca dopo 60 anni di studio? Allora, la superficie di ghiaccio è di 13,63 milioni di km² e se tutto questo dovesse sciogliersi il livello del mare globale aumenterebbe di circa 58 metri.

Lo studio è realizzato nell’ambito del progetto internazionale Bedmap3 ed è stato pubblicato lo scorso marzo sulla rivista Nature – Scientific Data. Offre una visione accurata del paesaggio nascosto sotto la calotta glaciale, delineando con maggiore chiarezza e dettaglio il profilo di valli profonde e canyon, così come le caratteristiche delle catene montuose. I risultati e dati prodotti nel corso del progetto Bedmap3 dicono tanto in termini di comprensione del sistema climatico, geologico e ambientale dell’Antartide, in particolare sugli effetti del riscaldamento globale e delle interazioni tra la calotta glaciale e il substrato roccioso.

IL REPORT SU NATURE

 

Questo non è il primo studio, ma del terzo, così come suggerisce il nome stesso del progetto Bedmap3.
I risultati delle versioni precedenti furono pubblicati nel 2001 per Bedmap e nel 2013 per Bedmap2.
Studi minuziosi, con tecniche all’avanguardia e Bedmap3 supera nettamente i suoi predecessori per volume e dettaglio dei dati.
Le nuove misurazioni, infatti, hanno permesso di colmare importanti lacune nella mappatura dell’Antartide orientale — comprese aree come il Polo Sud, il bacino di Pensacola, la Dronning Maud Land, il ghiacciaio Recovery, Dome Fuji e la Princess Elizabeth Land — oltre che nella Penisola Antartica, lungo le coste dell’Antartide occidentale e nella catena dei Monti Transantartici.
Lo spessore dei ghiacci arriva dopo dati raccolti in oltre 227 campagne di rilevamento e carotaggio condotte negli ultimi 60 anni, incluse misurazioni effettuate in mare aperto e rilievi batimetrici.
A dare una mano anche i dati altimetrici forniti dal satellite CryoSat-2 dell’ESA.

BedMap3

Bedmap3 è un progetto internazionale partito nel 2020  coordinato dalla British Antarctic Survey (Cambridge, Regno Unito) e coinvolge numerose Università e Istituti di ricerca di tutto il mondo, come Australia, Cile, Cina, Corea del Sud, Danimarca, Francia, Germania, Groenlandia, India, Inghilterra, Norvegia, Russia, Stati Uniti e Svizzera. L’Italia rientra nel progetto tramite l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS).

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