Dispersi Monte Bianco: forse in crepaccio. Stop ricerche per maltempo
AGGIORNAMENTO 09/08/2018, ORE 15.55
foto: ansa
Ore di ansia per i tre ragazzi dispersi sul massiccio del Monte Bianco. Al momento le ricerche sono sospese per le cattive condizioni del tempo.
“Non abbiamo certezze su dove possano essere, ma ipotizziamo che siano caduti in qualche crepaccio nella zona dei Grands Montets. Abbiamo cercato in tutte le aree dove logicamente pensavamo potessero essere, ma finora non li abbiamo trovati.
I soccorritori hanno utilizzato un elicottero e un drone per esplorare i crepacci, ma senza risultato.
Nella zona ci sono pareti rocciose, canali molto stretti dove si verificano cadute di pietre continue. Sia sul versante del Monte Bianco e sia quello del ghiacciaio dei Rognons ci sono grandi crepacci.
I familiari dei tre sono arrivati alla caserma della finanza di Courmayeur dove i vertici locali del corpo li hanno incontrati e dove è in corso una riunione per decidere il da farsi.
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Sono italiani i tre alpinisti (Elisa Berton, 27 anni, il fidanzato Luca Lombardini, 31, e il fratello di lui Alessandro, 28) dispersi da martedì sera sul versante francese del Monte Bianco.
La salita dal versante francese del Monte Bianco doveva essere un regalo di compleanno per Luca, militare del Soccorso alpino della guardia di finanza di Bardonecchia. Qualcosa è andato storto. I tre sono stati visti l’ultima volta martedì mattina intorno alle 7.30 sugli impianti di risalita di Grands Montets: ma la funivia che avrebbe dovuto condurli alla partenza dell’itinerario per la vetta del Monte Bianco (4.810 metri) era fermo per un guasto. I tre hanno deciso di salire sulla Petite Aiguille Verte (3.512 metri), ma tra gli itinerari raggiungibili dagli impianti ci sono anche l’Aiguille Verte (4.121 metri) o l’Aiguille d’Argentie’re (3.901 metri).
La macchina dei soccorsi si è subito messa in moto. Il Peloton de gendarmerie d’haute montagne di Chamonix ha lanciato un appello ad eventuali testimoni.
«Le ricerche condotte oggi (ieri, ndr) hanno avuto esito negativo. Sono state coinvolte molte guide ma non è emersa alcuna traccia», spiega un portavoce della gendarmeria francese. «Abbiamo effettuato – aggiunge – anche diversi sorvoli in elicottero su tutti gli itinerari possibili. La zona è ricca di crepacci». I tre «sono irraggiungibili al telefono da ieri (martedì, ndr)». In ogni caso «le ricerche riprenderanno. Al Rifugio d’Argentiére non sono mai arrivati.