Eliski sulle Alpi, si va verso la regolamentazione

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Un passo avanti importante per vietare o limitare fortemente l’eliski anche in Italia con una regolamentazione stringente. L’eliski è una pratica per sciare fuoripista che utilizza l’elicottero come mezzo di risalita ed è considerata  «non adatta alle Alpi per ragioni ambientali» dalla Commissione internazionale per la protezione delle Alpi (CIPRA) e per questo vietata o limitata negli altri Paesi alpini europei.

Il ministero delle Infrastrutture rispondendo a una interrogazione presentata da Ermete Realacci e da Borghi, anche su sollecitazione di Beppe Leyduan, Carlo Alberto Pinelli, Mountain Wilderness e Cai, ha annunciato l’intenzione di definire, di concerto con il ministero dell’Ambiente e gli Enti territoriali coinvolti, un rigido sistema regolatorio per l’eliski in linea con quanto indicato dalla CIPRA e con quanto già posto in essere dagli altri paesi alpini europei.
Il MIT condivide infatti la necessità di regolamentare con chiarezza e in modo uniforme su tutto il territorio nazionale l’utilizzo dell’eliski. “Usare l’elicottero come mezzo di risalita – dice Realacci – crea infatti  il rischio del possibile distacco di valanghe causato dai rotori o dall’azione degli sciatori che, peraltro, non testano la compattezza della neve durante la salita ignorando così le condizioni dei pendii che si accingono a percorrere. L’eliski è poi fonte di un forte inquinamento acustico  che disturba la fauna alpina in un periodo dell’anno in  cui diverse specie sono già messe a dura prova dai rigori del clima. Per questi motivi l’eliski comincia ad essere vietato anche in alcuni comuni italiani. Il piccolo centro di Balme nelle valli di Lanzo (To), ad esempio, si è impegnato a inizio dicembre con una delibera a non autorizzare sul suo territorio la pratica dello sci con l’elicottero, né l’utilizzo di altri mezzi come quad, moto, fuoristrada e motoslitte.
Regolamentare in modo rigoroso questa pratica significa garantire maggiore sicurezza alle persone e permette di puntare su un turismo più sostenibile e sempre più attrattivo per il futuro”.

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