Everest: droni per trasporto materiali, raccolta rifiuti, sicurezza…

In questa primavera sono stati eseguiti i primi test da parte di un'azienda cinese. Raggiunta quota 6200 metri, da cb a campo 1 in 12 minuti con 15 kg di carico

Everest: eseguito un test sperimentale dell’utilizzo di droni (FlyCart 30) sul versante nepalese dell’Ottomila. Sono stati trasportati materiali ad oltre 6.000 metri di quota. Non solo. Il drone è stato utilizzato anche per il recupero di rifiuti abbandonati sulla montagna.

Droni sull’Everest

FlyCart 30 ha trasferito in quota tre bombole di ossigeno e circa 1,5 kg di altri rifornimenti. È partito dal campo base ed ha raggiunto Campo 1. Massima  altitudine raggiunta (temperature sotto zero e forti venti): circa 6.200 metri (6.191 mt). In pratica un drone può prendere il posto degli sherpa nell’oltrepassare la pericolosissima seraccata del Khumbu. Un percorso che si copre in circa 6/8 ore ora può essere effettuato in pochi minuti.

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Questo nuovo metodo, potrà trasportare in sicurezza attrezzature, forniture e rifiuti. Può rivoluzionare la logistica delle spedizioni, facilitare la rimozione dei rifiuti e, cosa importante, migliorare la sicurezza di tutti gli alpinisti. Questo è quanto afferma l’Azienda. Un lavoro che a quell’altitudine svolgono gli elicotteri, ma ad altri costi ed altri rischi. L’azienda che ha effettuato il test (DJI) afferma che il suo drone va dal Campo Base al Campo 1 con 15 kg di carico in soli 12 minuti.
I test sono partiti questa primavera, lo scorso mese di aprile. E pare che alcune spedizioni in questa stagione lo abbiano già utilizzato per il trasporto di materiali sull’Everest.

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