Il nuovo Rifugio Acqua Bona nel neonato Parco nazionale del Matese

Inaugurata la nuova struttura con 12 posti letto nell'omonima area del Comune di Longano (Isernia)

Nel neonato Parco Nazionale del Matese, versante settentrionale, è stato da poco inaugurato il Rifugio Acqua Bona, situato nell’omonima località del Comune di Longano (Isernia). Parliamo di una zona, alle falde del 2000 a cavallo tra Molise e Campania, di eccezionale pregio paesaggistico. Una natura incontaminata, tra doline, vallate, vette, laghi, torrenti e sorgenti…

Il Rifugio Acqua Bona

Il Rifugio, di proprietà del Comune di Longano, è stato inaugurato il 15 giugno scorso. È situato a circa 1100 metri di quota a monte dell’area pic-nic dell’Acqua Bona, è su due livelli e consta di 12 posti letto. È gestito dal socio Cai (sezione di Isernia) Michele Maselli (tel. 328 2866842) e su prenotazione è possibile pernottare e pranzare (al momento è accessibile ai soli soci Cai).

Il presidente della sezione Cai di Isernia Giacinto Penta Abbiamo inaugurato questo bellissimo rifugio dopo aver stipulato la Convenzione con il Comune di Longano. Ha cucina, locale pranzo, 12 posti letto, camino, un’area esterna, è fornito di energia elettrica, acqua della sorgente da cui prende il nome e di cui alimenta lo stesso comune, è circondato da ricca ed estesa vegetazione, nei dintorni inoltre è presente un’area pic-nic.
Dal rifugio partono numerosi e bei sentieri che a breve saranno inseriti nel Catasto nazionale del Cai centrale. È accessibile con mezzi propri e dista pochi km dal centro abitato di Longano. È sicuramente un luogo da visitare, e siamo contenti di aver già avuto richieste da gruppi scout.

 

Il gestore Michele Maselli Siamo partiti con molto entusiasmo, questo è ovviamente l’anno zero (la gestione è per tre anni, rinnovabile; ndr), per il futuro abbiamo in cantiere tante idee ed iniziative.
Il Rifugio è operativo da poco, è aperto su prenotazione, al momento solo per i soci Cai ma lavoreremo anche su questo fronte per renderlo accessibile a tutti. La scorsa settimana abbiamo già ospitato un gruppo Cai di Ovada e a breve arriverà un gruppo scout.

Le escursioni

Cai Isernia

Dal rifugio è possibile organizzare molte escursioni. Ne annoveriamo alcune: Monte Civita, Fonte dei Palombi, la traversata del Matese sino al lago di Gallo, la piana di Roccamandolfi da dove, su dorsale, si può raggiungere la vetta del Matese – Monte Miletto – passando per Colle Tamburo, i circhi glaciali e gli spettacolari Campanarielli.
In zona sono presenti molti sentieri, salendo, ad esempio, a Castelpizzuto, si può arrivare al Monte Pizzuto, al Patalecchia ed eventualmente fare una traversata sino al bellissimo e suggestivo Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso. Non solo. Scendendo verso Isernia da Longano (località Trignete) c’è un sentiero che conduce alla chiesa rupestre di Santa Maria Altopede e alla cascata del Longanello. Da vedere!
Un classico in zona è l’anello di Longano.

Il Matese è Parco nazionale

Si tratta del 25° Parco Nazionale d’Italia. La nuova area protetta si estende su 87.898 ettari tra la Campania e il Molise, comprende quattro Province (Benevento, Campobasso, Caserta e Isernia) e 52 Comuni. Culmina coi 2050 metri di Monte Miletto ma ha molte alte vette di rilievo, come il sacro Mutria (1823 mt), la Gallinola (1923 metri) con le sue vie alpinistiche che richiamano appassionati da tutta Italia, ma ancora le Tre Finestre, il Colle Tamburo. Parliamo di uno scrigno di biodiversità, di paesaggi carsici, di laghi (Matese e Gallo), fiumi, di località turistiche e sciistiche (Campitello Matese), di grotte, forre, fenomeni ipogei.
I borghi sono scrigni medievali, sorti sulle tracce dei Sanniti e dei Romani. Come non nominare Altilia, qui una visita è d’obbligo. Trattasi di un’area archeologica di origina romana, è situata nel Comune di Sepino.

Longano

Tornando al Rifugio dell’Acqua Bona, non possiamo non aprire una finestra su Longano, uno dei 52 comuni ricadenti nel neonato Parco nazionale del Matese.
Longano è un paesino a circa 10 chilometri da Isernia. Sorge a circa 700 metri di quota. È ricco di storia. Per dirne una, qualche anno fa qui fu trovato un importante reperto sannita, la Maschera di Longano. Un manufatto di bronzo risalente a 2600 anni fa. A monte del Paese vi sono i ruderi del castello medievale e le mura saracene. Il borgo si snoda tra vicoletti che parlano di gente forte e autentica.
Ma Longano è tradizioni, cultura e saperi. L’amministrazione comunale sta puntando sul rilancio turistico e l’istituzione del Parco Nazionale del Matese è un volano anche per questo borgo.

Il consigliere comunale di Longano e socio/referente Cai Isernia, Luigi Marinelli organizza molte escursioni in zona: “Stiamo puntando molto sulle bellezze paesaggistiche di Longano e di questo versante del Matese. Siamo consapevoli che la materia prima ed il potenziale di questo territorio è la natura e su questo bisogna puntare”.

E poi l’enogastronomia. Chi arriva in questo piccolo borgo alle falde del Matese potrà gustare piatti d’altri tempi: le famose salsicce di Longano, le patate di montagna, il “Macc accunc” ovvero la polenta solida condita a strati…
Giungervi durante alcune rassegne significa poter ammirare i costumi tradizionali delle donne.
Infine, alcune settimane fa sono state gettate le basi per la realizzazione della Casa della Cultura.

 

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