La leggenda del Mazaròl… non seguire mai le sue orme!

Nel Primiero, ai piedi delle Pale di San Martino: Mazaròl è un omino piccolo, con un una lunga barba, un cappuccio rosso, un mantello nero e strane scarpe a punta...

Nei boschi del Primiero, ai piedi delle Pale di San Martino si narra ancora della leggenda di Mazaròl. Se dovessi trovarti a camminare in quei bellissimi luoghi delle Dolomiti e a terra noti delle strane impronte – come di un bambino – non seguirle. Mai. Mazaròl abita questi luoghi e leggenda narra che chiunque segua le sue orme finisce col perdere la memoria e ritrovarsi nella grotta del Mazaròl.
Mazaròl è un omino piccolo, con un una lunga barba, un cappuccio rosso, un mantello nero e strane scarpe a punta. Si dice sia un gran lavoratore, da mattino a sera si dedica nella lavorazione del latte e del formaggio. E il suo intento è proprio quello di trovare qualcuno che possa aiutarlo nelle sue mansioni.

Tanto tempo fa una fanciulla seguì le sue orme e pian piano perse la memoria. Arrivò alla grotta di Mazaròl e finì per diventare la sua serva e imparò a fare il burro, il formaggio e la tosèla (formaggio fresco tipico del Primiero).
Ma un giorno un cacciatore passò di lì e riconobbe la ragazza scomparsa. La salvò e la riportò al paese. Ma la fanciulla non ricordava nulla, e così i paesani si rivolsero ad una saggia vecchietta che fece bere alla ragazza il latte di una capretta bianca. Fu così che la piccoletta si ricordò di tutto, e insegnò ai suoi compaesani i segreti che il Mazaròl le aveva svelato.
Ecco perché nel Primiero si preparano ancora oggi ottimi formaggi…

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