Lettera dei climber all’IFSC: “Tagliare gli sponsor inquinanti”

Una lettera aperta per dire stop ai combustibili fossili. Indirizzata all’IFSC, la federazione internazionale dell’arrampicata sportiva (oltre alle federazioni nazionali e all’intera comunità climber): tra i primi firmatari figurano Sébastien Berthe, Sean Villanueva O’Driscoll, Katherine Choong, Caroline Ciavaldini, James Pearson e molti altri climber; c’è anche il trail runner Kilian Jornet (e la sua fondazione).
Gli scalatori, firmando questa lettera, rifiutano il sostegno delle aziende produttrici di combustibili fossili e di altre realtà industriali ad alto impatto inquinante (carbone, prodotti petrolchimici). Non solo. Vogliono utilizzare la loro visibilità mediatica per promuovere un cambio di rotta a favore del clima, un cambiamento delle abitudini legate agli spostamenti, agli acquisti in genere.
E ancora: firmando la lettera si sollecita la comunità climber a scendere in campo in maniera attiva tramite azioni efficaci. Anche vietando la pubblicità di aziende con elevate emissioni di carbonio, ovvero garantire che gli sponsor condividano i valori degli arrampicatori:

Anteporre il futuro del pianeta al profitto.

E chi ha già contratti in essere, firmando la lettera ci si impegna a non rinnovarli.
E poi una sorta di aiuto e promozione di tutti quei colleghi che parlano contro gli sponsor inquinanti. In pratica, l’unione fa la forza.

Caterina Choong Ho firmato la dichiarazione perché come atleti, abbiamo la responsabilità di spingere per un futuro in cui lo sport non sia legato alle industrie che alimentano la crisi climatica. L’arrampicata insegna il rispetto per il mondo naturale e credo che il nostro sport dovrebbe riflettere su questo ponendo fine alle partnership con sponsor ad alto tenore di carbone.

PER FIRMARE LA LETTERA